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Turismo, i borghi calabresi alle Terme di Diocleziano

Il prossimo 19 maggio 2017 tocca alla Calabria mettere in mostra i suoi borghi alle Terme di Diocleziano a Roma. Una giornata interamente dedicata alla punta dello Stivale nell’ambito dell’iniziativa interregionale Borghi – Viaggio Italiano del Mibact. Alto Tirreno cosentino rappresentato da Aieta (Borghi d’autore) e Diamante (Borghi storici marinari).

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ROMA – La bellezza senza tempo di Roma ospita l’immenso patrimonio artistico e culturale dell’Italia, disseminato nei suoi Borghi.

Nasce da un intreccio che offre mille suggestioni la straordinaria mostra – evento che fino al prossimo 9 giugno sarà ospitata nella ambientazione eccezionale delle Terme di Diocleziano, in Viale Enrico de Nicola, a Roma.

“Ai confini della Meraviglia” sarà un affascinante percorso espositivo ed esperienziale per immergersi nell’Italia più autentica. Quella rappresentata da circa 1000 borghi di 18 regioni, che hanno aderito all’iniziativa interregionale Borghi – Viaggio Italiano.

Un viaggio meraviglioso. Un evento che sarà un modo unico, coinvolgente e di estrema suggestione per presentare ai turisti italiani e internazionali l’enorme patrimonio di queste splendide località disseminate su tutto il territorio nazionale. Località che rappresentano non soltanto il meglio del paesaggio italiano, ma anche la storia del nostro Paese. La ricchezza di monumenti ed arte che ci pone ai vertici assoluti nel mondo, le tradizioni, le culture e produzioni uniche, lo stile di vita slow e tipico dell’identità italiana.

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Il Palazzo rinascimentale Martirano-Spinelli di Aieta

La Calabria protagonista il 19 maggio

La Regione Calabria sarà presente alle Terme di Diocleziano il 19 maggio. E lo farà portando all’attenzione dei visitatori un patrimonio che in Calabria trova la sua massima espressione. Tra castelli arroccati, viste mozzafiato, folklore, dall’entroterra alla costa.

Luoghi non più solo fisici, ma anche luoghi della mente, che raccontano di popoli che, nel corso dei secoli, hanno lasciato tracce indelebili del loro passaggio e della loro permanenza.

Esporranno 15 Borghi, cui vanno ad aggiungersi 5 Borghi marinari e 5 Borghi d’autore: Aieta (Cosenza), Altomonte (Cosenza), Bova (Reggio Calabria), Civita (Cosenza), Fiumefreddo Bruzio (Cosenza), Gerace (Reggio Calabria), Melissa (Crotone), Miglierina (Catanzaro), Morano (Cosenza), Oriolo (Cosenza), Roseto Capo Spulico (Cosenza), Scilla (Reggio Calabria), Santa Severina (Crotone), Stilo (Reggio Calabria), Taverna (Catanzaro), Cortale (Catanzaro), Pizzo (Vibo Valentia), San Giovanni in Fiore (Cosenza), San Luca (Reggio Calabria), Badolato (Catanzaro), Diamante (Cosenza), Isola Capo Rizzuto (Crotone), Tropea (Vibo Valentia).

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Diamante (foto: Viagginews.com)

Il programma

Nella giornata di venerdì 19 maggio ci si potrà imbattere in artigiani impegnati a forgiare con antica maestria tessuti, ceramiche e strumenti musicali: un gruppo di donne attenderà all’arte del ricamo e della tessitura, utilizzando anche antichi telai. Accanto a loro esporranno ceramisti provenienti da diversi borghi calabresi e un liutaio che illustrerà le diverse fasi della produzione di una chitarra.

“I Borghi si raccontano” è lo spazio dedicato soprattutto ai più giovani, dove le storie dei vecchi borghi saranno messe in scena, tra mito e realtà.

Insieme a quello della “Pacchiana”, costume tradizionale calabrese, si potranno ammirare gli abiti arberëshe e grecanici, che con gli occitani rappresentano le minoranze linguistiche della nostra regione.

Susciterà certamente stupore e curiosità la Pupazza: un’imponente statua di due metri d’altezza, ricoperta di foglie di ulivo e portata in processione la Domenica delle Palme.

Il colore rosso dei peperoncini e la fragranza inconfondibile del cedro caratterizzeranno l’allestimento, riportando i visitatori indietro nel tempo, per conoscere da vicino le tradizioni secolari, tenute in vita da un popolo – quello calabrese – strettamente legato alle proprie origini. Un legame tramandato anche grazie a narrazioni, canti, serenate e balli popolari, affidati per l’occasione a gruppi folk e cantastorie.

Durante la giornata, gli orafi Gerardo Sacco e Michele Affidato esporranno le loro creazioni.

Sarà esposta anche una copia del Codex Purpureus Rossanensis, manoscritto del VI sec. che nel 2015 è stato riconosciuto Patrimonio dell’umanità ed inserito dall’Unesco tra i 47 nuovi documenti del Registro della memoria mondiale.


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