Sulla questione migranti a Raffaele Papa (Idm) non sono andate giù le parole del prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao che chiede ai comuni nuovi progetti per richiedenti asilo e rifugiati.

TORTORA – “Sui migranti dal prefetto dichiarazioni molto politiche e poco istituzionali”.
A dirlo è Raffaele Papa in qualità di coordinatore della provincia di Cosenza dell’Italia del meridione. Non sono piaciute, insomma le dichiarazioni di Gianfranco Tomao sulla questione dell’accoglienza. Papa, infatti parla di ipocrisia.
Il prefetto, solo alcuni giorni fa, ha infatti invitato i sindaci ad avviare progetti per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar, ndr). L’appello è stato motivato da Tomao per una migliore gestione del fenomeno. Ha inoltre incoraggiato l’iniziativa parlando dei buoni risultati ottenuti in quelli già esistenti e delle possibili ricadute positive in termini di ripopolamento dei territori ed economici. Molti i sindaci che si sono detti disponibili.

Il commento di Raffaele Papa
“Una dichiarazione – si legge in una nota – molto politica, poco istituzionale e che si presta, inevitabilmente, alle più diverse considerazioni.
Accogliere, soccorrere, aiutare sono doveri di ogni persona umana e quindi di ogni società che si dica civile. Diverso però, è quando questo diventa un’occasione per elargire contributi e sussidi. Scandalo, vergogna e avvilente propaganda, è quando la questione migranti viene considerata risorsa. Questa non è accoglienza ma sfruttamento che umilia chi lo riceve e rende indegni chi falsamente lo pratica o dice di farlo.
Accoglienza e soccorso vuol dire dare un futuro, dare lavoro, dare un senso a giornate vuote, dare la dignità di persona utile alla società. Questo è ciò che i progetti Sprar non hanno mai fatto e non fanno e che invece necessitano con urgenza di una profonda revisione.
Fino ad ora in tantissimi casi sono serviti a far bivaccare molti in strade e stazioni, ad affollare semafori, a vedere giovanissime ragazze vendersi su tante strade della provincia. Basta con l’ipocrisia legalizzata ed istituzionalizzata, guardiamo la realtà, lontani da ogni pregiudizio e qualche volta sporcandosi le mani fuori dalle stanze del potere”.
