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Rifiuti a Diamante, l’opposizione chiede verifica dei pagamenti

Questione servizio rifiuti a Diamante. Il consigliere di minoranza Antonio Cauteruccio chiede al sindaco chiarezza sullo stato dei pagamenti. Arriva il periodo “caldo” della stagione estiva. Si vuole essere sicuri che ditta ed operai operino nelle migliori condizioni.

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DIAMANTE – Il Comune di Diamante è in regola con i pagamenti del servizio rifiuti?

È quanto – in sintesi – domanda al sindaco Gaetano Sollazzo il consigliere di minoranza Antonio Cauteruccio.

L’interrogazione indirizzata al primo cittadino mira a verificare che non vi sano pendenze nei confronti degli operai addetti al servizio. In prossimità del periodo estivo di piena, si vuole avere la certezza che la ditta aggiudicataria possa operare nelle migliori condizioni.

Il gruppo consiliare Diamante e Cirella per una Diamante migliore vuole dunque sapere se le fatture emesse sono state liquidate. Inoltre, chiede chiarimenti sul pagamento degli stipendi agli operai ed in materia previdenziale e assistenziale.

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Antonio Cauteruccio

Il contenuto dell’interrogazione

Cauteruccio ricorda che il capitolato speciale d’appalto, della durata di due anni, prevede il ritiro e il trasporto in discarica dei rifiuti e servizi complementari.

“Stante la necessità di affrontare la stagione estiva e il conseguente aumento esponenziale di popolazione – si legge nell’interrogazione –, ritengo necessario dare tanto all’impresa aggiudicataria quanto al personale dipendente la possibilità di affrontare il periodo più faticoso dell’anno senza arretrati e nella piena disponibilità di forze fisiche, mentali e mezzi.

Chiedo pertanto una immediata verifica in merito alla liquidazione delle fatture emesse dall’impresa aggiudicataria che deve avere la possibilità di affrontare con pienezza di forze il servizio e della conseguente adempienza retributiva, trattamento previdenziale e trattamento assistenziale assicurativo a favore del personale dipendente del servizio medesimo”.

Nell’interrogazione è richiamato l’articolo 14 del capitolato relativo ai casi di ritardo nei pagamenti.

Il comma 2 prevede che l’inadempienza sia sanata entro 15 giorni. “Ove non sia stata contestata formalmente e motivatamente la fondatezza della richiesta entro il termine sopra assegnato – recita il capitolato – la stazione appaltante paga anche in corso d’opera direttamente ai lavoratori le retribuzioni arretrate, detraendo il relativo importo dalle somme dovute all’affidatario del contratto”.

Il comma 5, invece, stabilisce che “Al personale impiegato dovranno essere applicate tutte le vigenti disposizioni di legge, contrattuali e regolamentari, sia per quanto riguarda il trattamento giuridico ed economico, che il trattamento assistenziale assicurativo, previdenziale, di sicurezza del lavoro, di prevenzione infortuni e di igiene sul lavoro”.


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