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Paola, nigeriano torturato operato al San Francesco

Immigrato nigeriano sbarcato in Calabria in condizioni critiche dopo ripetute torture. Operato in Chirurgia ortopedica all’ospedale di Paola dal dottor Candela. Aveva un arto spezzato da tre mesi e profonde cicatrici frutto di tagli effettuati con lame.

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PAOLA – Hassan (il nome è di fantasia, ndr) è stato torturato.

Porta assieme a sé strazi e sofferenze. Non solo fisici, ma anche dell’anima. Con una gamba spezzata e profonde cicatrici sulla schiena non ancora guarite è giunto sulla costa ionica calabrese. Ha appena 23 anni. Ora è ricoverato all’ospedale San Francesco di Paola, dopo un delicato intervento chirurgico ortopedico.

Parla un inglese stentato ma si fa capire. È un nigeriano in fuga dal suo paese. È scappatodalla miseria e dai miliziani di Boko Haram, l’organizzazione islamista che semina terrore nel Nord dello stato africano.

In Nigeria la fame è solo uno dei tanti problemi, ci riferisce. Ci sono le stragi al primo posto. Non solo dei terroristi di Boko Haram, ma anche quelle dell’esercito regolare. Nonostante l’economia cresca a ritmo vertiginoso, gran parte della popolazione patisce gli stenti.

nigeriano tortura operato a paola
Hassan è un nome di fantasia. Questa immagine non è riferita a lui.

La storia di “Hassan”

Hassan è una delle tante anime disperate che giungono dalle coste libiche e che sbarcano giornalmente in Italia.

È arrivato a Corigliano sabato scorso. Uno di quei 990 africani condotti nel porto ionico da una nave militare tedesca che li ha recuperati su imbarcazioni di emergenza nel Mediterraneo. In ospedale riferisce all’interprete d’occasione come con coltelli e con pietre sia stato quasi ammazzato.

Lo hanno legato. Immobilizzato. Lo hanno poi colpito più volte sull’arto fino a spezzarlo. Poi con lame affilate gli hanno inciso sulla pelle segni indelebili. È giunto in Italia senza soldi. Gli ultimi li ha “spesi” per un viaggio tormentato durato diversi giorni. Poi la traghettata, difficile e insidiosa, e il recupero sulla nave militare. Assieme a lui ha viaggiato il dolore per l’arto spezzato che si portava addosso da tre circa tre mesi.

Riesce a dire grazie. Forse le poche parole d’italiano che conosce. Ringrazia chi in queste ore gli sta prestando assistenza nell’unità operativa del nosocomio di Paola. Un’assistenza che non ha mai avuto in Africa.

Hassan è stato sottoposto a intervento chirurgico d’urgenza dall’equipe ortopedica guidata dal dottor Massimo Candela. Il migrante è stato ricoverato l’altro ieri presso l’unità operativa del San Francesco di Paola a seguito di frattura esposta mal consolidata della tibia e del perone della gamba sinistra.

L’intervento di alta chirurgia sul 23enne è stato effettuato mediante l’utilizzo di un fissatore esterno che ha permesso di riallineare perfettamente i frammenti di frattura garantendo così un pronto recupero da parte del paziente.

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About Francesco Maria Storino

Attualmente collaboratore della Gazzetta del Sud ha lavorato per La Provincia, Comunità 2000, Edizioni master, Il Quotidiano della Calabria e Corriere dello Sport. Cura particolarmente la cronaca giudiziaria.

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