Operazione Factotum: gli indagati sono Maurizio Vadacchino, imprenditore di Amantea, Rocco Giusta, ex assessore, Laura Mollica, Riccardo Giannetti e Oksuna Liukaneko. L’uomo d’affari difende stesso e l’amministratore dimessosi dopo l’esplosione del caso. Ma per gli stessi reati era stato indagato anche nel 2005.
AMANTEA – Operazione Factotum: gli indagati sono l’imprenditore Maurizio Vadacchino, l’ex assessore di Amantea, Rocco Giusta, Laura Mollica, Riccardo Giannetti e Oksuna Liukaneko.
Secondo gli inquirenti, Vadacchino, aveva un ruolo di primo piano nella presunta truffa a Regione Calabria e Provincia di Cosenza svelata dall’indagine dei finanzieri della compagnia di Paola e della tenenza di Amantea. 40 pagine dell’ordinanza del Gip del tribunale di Paola sul caso sono infatti “dedicate” proprio a lui.
La difesa di Maurizio Vadacchino
L’imprenditore indagato dalla procura si difende e spezza una lancia anche a favore di Rocco Giusta, il “suo” commercialista che, coinvolto nel procedimento, si è dimesso da assessore del Comune di Amantea.
La disamina di Vadacchino parte da lontano. Precisamente dalla prima indagine del 2005 che ha coinvolto anche l’ex assessore regionale Saverio Zavettieri. Un procedimento rimbalzato da Catanzaro a Paola per poi tornare nel capoluogo di regione dove il Gup lo ha rinviato a giudizio lo scorso anno.
“Sono accusato di aver rubato 9 milioni di euro a regione e provincia. Questo l’assunto della finanza di Amantea (…). Ho già subito un altro processo dove si sosteneva che con la solita truffa mi ero impossessato di circa 10 milioni di euro, sempre organizzando corsi di formazione inesistenti”.
Come è finita quest’ultima storia? Il procedimento è stato aperto per dieci anni e l’accusa ha prolungato i tempi di indagine tra trasferimenti, incompetenze territoriali e via discorrendo. Per molti è giunta la prescrizione. Non per Vadacchino.
“Sono stato rinviato a giudizio – ha fatto sapere – non per i fatti contestati, bensì perché a distanza di ben otto anni dai fatti accaduti ho costituito un’altra associazione” e quindi si è giunti alla conclusione che “potessi rubare ancora qualche soldino alla regione”.
Facendo una sommatoria dei soldi sottratti si arriverebbe alla somma di 20milioni di euro. “Sarei l’uomo più ricco della Calabria – commenta Vadacchino – e sicuramente d’Italia. Si tratta sempre degli stessi corsi di formazione dove mi viene riconosciuto un enorme potere. Direi stellare”.
Lo stesso ci tiene a ribadire che dal 2007 “le strutture che vengono definite mie non ricevono un euro”.
Oltre a Giusta l’imprenditore si sofferma sugli altri indagati e in particolare sulla Liukaneko che “ha il solo demerito di essere la mia compagna”, mentre su Laura Mollica dice: “Non la vedo da circa dieci anni”, e su Giannetti: “ha 80 anni ed è malato”.