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Operazione Factotum, il Riesame conferma i sequestri

Il tribunale del riesame ha rigettato le richieste degli avvocati degli indagati nell’operazione Factotum. Confermati i sequestri di beni per equivalente per oltre 1milione 600mila euro. Sotto chiave rimangono 16 rapporti finanziari e 77 beni immobili. 

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AMANTEA – Il tribunale del riesame ha confermato i sequestri operati dalla guardia di finanza nell’operazione Factotum.

Ovvero, la presunta truffa aggravata per il conseguimento di finanziamenti pubblici. È il nuovo caso relativo anche a corsi di formazione. Rimangono sotto chiave 16 rapporti finanziari e 77 beni immobili, fabbricati e terreni, per un totale di 1milione 600mila euro.

L’operazione ha coinvolto cinque persone tra cui il commercialista Rocco Giusta, assessore dimissionario del comune di Amantea. In azione le fiamme gialle della compagnia di Paola agli ordini di Paolo Marzano. Eseguito in diverse regioni il decreto di sequestro emesso dal Gip del tribunale di Paola, Maria Grazia Elia.

Le indagini sono del procuratore capo Pierpaolo Bruni e del sostituto Maria Francesca Cerchiara. Oltre a Giusta sono state denunciate altre quattro persone: Maurizio Vadacchino, Riccardo Giannetti, Laura Mollica e Oksana Liukianenko.

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Il ruolo di Maurizio Vadacchino

Vadacchino è una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine che sullo stesso hanno già indagato tre anni fa per una presunta maxi truffa da 11 milioni di euro. Soldi sottratti con false attestazioni all’Unione Europea nell’ambito dei progetti Por e Pon per corsi di alta formazione professionale e master finanziati da Miur e Regione Calabria. Nell’attuale indagine troviamo la compagnia di Vadacchino, l’ucraina Liukianenko e il suo commercialista, Rocco Giusta.

La mente anche di questo sistema come in quello del passato, secondo l’accusa, è sempre lui: Maurizio Vadacchino. Nella precedente indagine era legale rappresentante di diverse società ed enti no profit che, a dire degli inquirenti, grazie alla compiacenza dell’ex assessore regionale alla cultura ed istruzione, Saverio Zavattieri, finivano per accaparrarsi fondi milionari per corsi fittizi mai tenutisi.

Vadacchino ha comunque respinto le accuse. Ribadendo tra l’altro che che “dal 2007 le strutture che vengono definite mie non ricevono un euro”.

La tesi della procura

Secondo la Procura della Repubblica di Paola e le indagini del PM Cerchiara, le operazioni illegali erano schermate da scritture contabili. Queste erano opportunamente predisposte per far in modo di veicolare oltre 1milione 600mila euro. Lo dimostrerebbe anche il confronto con i movimenti bancari afferenti i conti aziendali e quello personale di Vadacchino,

Si è poi quindi provveduto a trasferire (in parte) il denaro su conti correnti esteri. Con tali stratagemmi secondo le indagini della finanza della compagnia di Paola e della tenenza di Amantea si traevano in inganno gli enti finanziatori, che provvedevano quindi ad accreditare le relative somme.

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About Francesco Maria Storino

Attualmente collaboratore della Gazzetta del Sud ha lavorato per La Provincia, Comunità 2000, Edizioni master, Il Quotidiano della Calabria e Corriere dello Sport. Cura particolarmente la cronaca giudiziaria.

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