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Paola, rimborsi Imu – Ici anche al sindaco Roberto Perrotta

C’è anche il sindaco Roberto Perrotta tra i beneficiari dei rimborsi Imu ed Ici da parte del Comune di Paola. Quelle somme non dovute perché erroneamente conteggiate gli servivano in passato per far quadrare i bilanci e scongiurare il dissesto finanziario dell’ente. Il caso e le contraddizioni. 

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PAOLA – L’amministrazione comunale di Paola prima fa, poi si contraddice.

Il caso del Piano strutturale comunale ne è una prova. Da un lato, quelle somme per quanto riguarda l’Ici e l’Imu, dal 2010 al 2012, conteggiate “erroneamente” in bilancio. Dall’altro, le liquidazioni che ancora oggi vengono effettuate su richiesta di privati cittadini.

Si fa “caso” che il capo settore Quintino Sarpa ha liquidato l’Imu non dovuta anche al sindaco Roberto Perrotta, in qualità naturalmente di privato. In effetti c’è anche l’attuale primo cittadino di Paola negli ultimi tre casi di restituzione somme. Ovvero di rimborsi per Imu, prima, e Ici, dopo, pagate ma non dovute.

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Roberto Perrotta, sindaco del Comune di Paola (foto via Facebook)

Imu e Ici per far quadrare il bilancio

Ma per capire bene la vicenda bisogna andare indietro nel tempo. A quando Imu ed Ici servivano per far quadrare il bilancio a Perrotta e scongiurare quindi il dissesto economico finanziario. Una circostanza, questa, più volte denunciata dal capogruppo consiliare Basilio Ferrari.

Poi però la storia è andata diversamente. Il Psc è stato annullato perché viziato e il dissesto è stato dichiarato per il mancato rispetto di cinque indici di deficità strutturale.

Del resto ad affermarlo adesso è anche l’apposita deliberazione con cui viene liquidato Perrotta, firmata dal capo settore comunale Quintino Sarpa.

Lo stesso rileva come “con nota della Regione Calabria non può ritenersi vigente ed operante il Psc e il Reu approvato con delibera consiliare del 20 luglio 2011 che risulta conseguentemente viziata. Pertanto si ritiene opportuno che il comune riesamini tutti gli atti adottati e proceda con urgenza agli adeguamenti necessari e agli adempimenti mancanti”.

Vennero prodotti ricorsi al Tar e l’opposizione, allora capeggiata da Roberto Perrotta, condusse una autentica battaglia. Il Tar diede però torto ai ricorrenti. Ma la polemica non finì. Continuò per mesi con contestazioni all’amministrazione Ferrari, rea di aver praticato la strada della vendetta piuttosto che quella del governo comunale.

A distanza di tempo però i nodi sono venuti al pettine. Anche l’attuale governo ammette, seppur indirettamente e con una determina del capo settore, gli errori del passato.

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Oggi comunque lo strumento è ancora all’attenzione del governo comunale. Questa volta però per verificare se quella delibera consiliare del centrodestra in cui non sarebbe stato consentito (sempre secondo la stessa maggioranza) la volontà di un consigliere comunale è valida o meno. Di tutto questo se ne starebbe adesso occupando il segretario comunale.


About Francesco Maria Storino

Attualmente collaboratore della Gazzetta del Sud ha lavorato per La Provincia, Comunità 2000, Edizioni master, Il Quotidiano della Calabria e Corriere dello Sport. Cura particolarmente la cronaca giudiziaria.

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