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Immigrati, l’Alto Tirreno cosentino li rifiuta


Opinione di Francesco Cirillo della rete Antirazzista della Calabria. Da Tortora a Paola non un progetto Sprar. Gli immigrati non piacciono all’elettorato ed i sindaci della Riviera dei Cedri si voltano dall’altra parte.

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DIAMANTE – L’Alto Tirreno cosentino rifiuta gli immigrati.

Francesco Cirillo, della rete Antirazzista della Calabria, è giunto a questa conclusione consultando l’elenco degli enti che hanno aderito ai progetti Sprar. Ovvero, il Servizio centrale del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.

“L’accoglienza si ferma a Paola” dice Cirillo che crea anche un collegamento tra la ritrosia dei sindaci ed i desiderata di parte del loro elettorato.

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Francesco Cirillo

L’opinione di Francesco Cirillo

Sono 140 i comuni della Calabria che hanno aderito ai progetti Sprar. Balza agli occhi nel leggere l’elenco degli aderenti comuni che l’accoglienza si ferma a Paola.

Da qui a Tortora non c’è un solo comune che abbia aderito con propri progetti di inserimento, di richiedenti asilo sfruttando strutture abbandonate, o alberghi o case dei propri centri storici inutilizzate.

Una ventata di economia che avrebbe dato vitalità ai nostri centri storici è stata rifiutata da sindaci e amministratori per non “infastidire”, evidentemente, i “mal pancisti” che vedono nell’immigrazione un pericolo a fini elettorali.

I comuni della costa tirrenica pensano solo a come guadagnare soldi in estate. Gli immigrati servono solo a fare i lavori in muratura nelle nostre case, i camerieri in estate, le badanti, a raccogliere olive e pomodori. Tutto rigorosamente in nero. Ma se devono essere accolti in una qualsiasi struttura allora scatta la paura del nero, del diverso, dell’altro.

La nostra accoglienza finisce dopo la messa della domenica, dopo un segno della croce, dopo una preghiera rivolta a Gesù Cristo, primo immigrato della storia. Le parole del Papa cristiano svaniscono nel nulla, parole che non appartengono alla vita quotidiana, ed alla sfera spirituale di ognuno.

I sindaci non vogliono casini nei propri comuni, certi delle proteste dei cittadini per bene che vedono insidiata la propria quotidianità. E si rinuncia a posti di lavoro per traduttori, assistenti sociali e altro personale pagato al 95percento dallo Stato.

I sindaci dei paesi dell’interno, con centri storici abbandonati, preferiscono vederli crollare piuttosto che farli rinascere sull’esempio concreto di Riace, accogliendo gli immigrati. Come al solito il mondo politico tace.

I comuni calabresi che hanno aderito allo Sprar

Comuni in provincia di Catanzaro

Albi, Amato, Badolato, Borgia, Carlopoli, Conflenti, Cortale, Cropani, Curinga, Decollatura, Falerna, Gasperina, Gimigliano, Girifalco, Gizzeria, Lamezia Terme, Marcellinara, Martirano Lombardo, Miglierina, Montauro, Nocera Terinese, Pentone, Pianopoli, San Mango d’Aquino, San Pietro a Maida, San Pietro Apostolo, Santa Caterina dello Ionio, Sant’Andrea Apostolo dello Ionio, Satriano, Sellia Marina, Settingiano, Sorbo San Basile, Soverato, Taverna.

Comuni in provincia di Cosenza

Acquaformosa, Acri, Aiello Calabro, Altomonte, Amantea, Aprigliano, Belsito, Bocchigliero, Cariati, Carolei, Casali del Manco, Cassano all’Ionio, Castrovillari, Cerzeto, Civita, Colosimi, Corigliano Calabro, Cosenza, Crosia, Figline Vegliaturo, Firmo, Marzi, Mendicino, Paludi, Paola, Rende, Roseto Capo Spulico, Roseto, San Basile, San Benedetto Ullano, San Cosmo Albanese, San Giorgio, Scigliano, Albanese, San Lucido, Trebisacce, Vaccarizzo Albanese, Villa Piana.

Comuni in provincia di Crotone

Carfizzi, Casabona, Castelsilano, Cirò, Cirò Marina, Crotone, Crucoli, Cutro, Isola di Capo Rizzuto, Petilia Policastro, Rocca Bernarda, San Nicola dell’Alto, Santa Severina, Savelli, Strongoli, Umbriatico, Verzino.

Comuni in provincia di Reggio Calabria

Ardore, Bagnara Calabra, Benestare, Bianco, Bova, Bova Marina, Brancaleone, Bruzzano Zeffirio, Calanna, Campo Calabro, Cardeto, Caulonia, Cinquefrondi, Cittanova, Condofuri, Delianuova, Fiumara, Galatro, Gioia Tauro, Gioiosa Ionica, Laureana di Borrello, Mammola, Martone, Melicuccà, Montebello Ionico, Palmi, Reggio Calabria, Rizziconi, Roccaforte del Greco, Roccella Ionica, Roghudi, San Giorgio Morgeto, San Pietro di Caridà, San Roberto, Sant’Alessio in Aspromonte, Sant’Ilario dello Ionio, Stignano, Varapodio.

Comuni in provincia di Vibo Valentia

Briatico, Dasà, Fabrizia, Filadelfia, Gerocarne, Ionadi, Joppolo, Maierato, Mileto, Pizzo, Pizzoni, Ricadi, San Nicola da Crissa, San Calogero, San Gregorio d’Ippona, Sant’Onofrio, Tropea, Vibo Valentia.


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One comment

  1. Se dico come la penso scateno un putiferio.
    non e razzismo.