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Anatocismo Bancario, banca condannata per lite temeraria

Istituto di credito del territorio condannato a restituire ad un imprenditore 75mila euro più interessi per somme non dovute. Sentenza del tribunale di Paola colpisce banca anche per aver resistito in giudizio senza apportare novità rispetto a quanto accertato.


PAOLA – Clienti vessati da tassi di interesse non dovuti. Sul territorio sono in continuo aumento i casi di anatocismo bancario.

E questa volta una banca non soltanto è stata condannata a restituire tutti i soldi richiesti a un correntista, ma anche per lite temeraria. In poche parole, ha resistito in giudizio sebbene in un altro procedimento era stata evidenziata la natura illegittima degli interessi che aveva addebitato al cliente.

La sentenza di qualche giorno fa è della sezione civile del tribunale di Paola, presieduta dal giudice Franco Caroleo. Ha stabilito che merita di essere condannata la banca che a fronte delle doglianze del correntista circa l’illegittimità di costi, commissioni e interessi ultralegali e capitalizzati trimestralmente resista in giudizio senza fornire nuovi elementi di indagine rispetto a quanto era già stato accertato per lo stesso rapporto con precedente sentenza.

Per il giudice questo denota un comportamento “incauto in grado di generare più di un sospetto sulla consapevolezza dell’istituto di credito dell’artificiosità delle proprie argomentazioni”.

Caroleo ha giudicato “pretestuose le deduzioni svolte in contestazione dalla banca con riferimento alla domanda interente la capitalizzazione trimestrale degli interessi, attesa l’illegittimità degli interessi già accertata con sentenza del tribunale di Paola (n36/200) già passata in giudicato. A riguardo le difese si sono incentrate essenzialmente sulla sommaria negazione della fondatezza della pretesa (…) ma senza fornire nuovi elementi di indagine rispetto alle incongruenze già evidenziate”.

La Banca è stata quindi condannata a pagare a favore del cliente la somma di 75mila euro oltre a interessi legali, quindi a risarcire il danno nella misura di 2mila euro e infine a pagare l’avvocato Antonio Cavallo legale dell’uomo che ha fatto causa alla stessa.

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Il caso è relativo a un piccolo imprenditore che ha rischiato di finire sul lastrico a causa delle pretese bancarie. Nei rapporti con gli istituti di credito bisogna sapersi destreggiare per non finire travolti dall’applicazione di interessi trimestrali soprattutto in quei casi che il conto va in rosso e si scende in un limbo dal quale è difficile uscire.



About Francesco Maria Storino

Attualmente collaboratore della Gazzetta del Sud ha lavorato per La Provincia, Comunità 2000, Edizioni master, Il Quotidiano della Calabria e Corriere dello Sport. Cura particolarmente la cronaca giudiziaria.

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