Alto Tirreno Spa e Francesco Rovito assolti dalla Corte dei Conti per le presunte mancate assunzioni con i fondi Por. Fatti del periodo 2008 – 2009 finiti in una inchiesta della guardia di finanza di Scalea.
SCALEA – Assolta l’ex società Alto Tirreno Cosentino Spa e il suo già amministratore e legale rappresentante Francesco Rovito.
La vertenza trae origine da un’informativa del comando della guardia di finanza di Scalea con la quale veniva denunciata un’ipotesi di danno erariale in relazione ai contributi regionali erogati nel quadro di due Por.
La ditta era stata portata in giudizio dalla procura regionale della Corte dei Conti ed è stata difesa dall’avvocato Roberto Le Pera. L’accusa aveva chiesto un pagamento milionario. La bellezza di 901mila euro.
I particolari della vicenda
La procura contabile aveva contestato che negli anni 2008 e 2009 la società Alto Tirreno Cosentino Spa era risultata beneficiaria di due finanziamenti. Uno di 68mila euro e l’altro di 221mila euro concessi con due rispettivi decreti regionali. Contributi destinati al sostegno di quelle iniziative volte a garantire l’assunzione e la formazione in azienda di soggetti in attesa di occupazione.
Il primo finanziamento per la formazione) prevedeva l’impiego di 40 lavoratori, mentre il secondo, post assunzione, di 13. Secondo la Procura contabile la società beneficiaria non avrebbe però mantenuto in servizio per almeno 36 mesi i lavoratori contravvenendo a quanto previsto nei bando.
Quindi l’accusa di danno erariale in quanto si sarebbe agito all’esclusivo scopo di procurarsi un vantaggio economico in violazione di servizi funzionali assunti nei confronti dell’ente erogatore.
Francesco Rovito con un’articolata memoria ha invece sostenuto che gli obblighi occupazionali sarebbero stati invece tutti puntualmente osservati per entrambi i finanziamenti. A riguardo, ha riferito che coloro i quali cessavano prima l’impiego venivano sostituiti e solo per alcuni di essi non sarebbe stato completato il ciclo occupazionale dei 36 mesi.
Tesi accolta dalla Corte dei Conti. La società Alto Tirreno cosentino Spa è stata dichiarata fallita dal tribunale di Paola nel 2016, curatore fallimentare in questo periodo è stato l’avvocato Flavio Micucci.