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Tortora, incontro Libera su ambiente ed ecomafie

Ambiente e infiltrazioni delle ecomafie nel tessuto economico e sociale dell’Alto Tirreno cosentino. Se ne discute domenica 17 dicembre a Tortora con il nascente presidio di Libera. Focus sulla questione San Sago.

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TORTORA – Tutela dell’ambiente bene comune e infiltrazione delle ecomafie nella Green economy.

Questi i temi del prossimo incontro propedeutico alla costituzione del presidio di Libera Alto Tirreno Cosentino. Il quinto appuntamento di questo processo formativo è in programma a Tortora, nella sala consiliare, alle 18 di domenica 17 dicembre.

Temi scottanti all’ordine del giorno dell’appuntamento rivolto a cittadini ed associazioni del territorio, chiamati dalla sigla antimafia a portare il loro contributo di idee ed analisi al fine di completare un processo di formazione della coscienza civica.

Gli organizzatori riferiscono di come, dopo gli incontri di Santa Maria del Cedro, Scalea, Cetraro e Belvedere Marittimo, la scelta di Tortora abbia una valenza pertinente ai temi da trattare.

Ambiente: si discute di San Sago

Si discuterà, in particolare, dell’annosa vicenda dell’impianto di depurazione rifiuti liquidi pericolosi e non di località San Sago.

È nota ai più la battaglia amministrativa e legale che l’amministrazione comunale tortorese conduce contro la proprietà del sito industriale posto a due passi dal fiume Noce e da aree ambientali qualificate come Siti di di interesse comunitario.

Una battaglia che ha visto Libera del Lagonegrese schierarsi al fianco del Comune di Tortora, e di pochi altri centri calabresi e lucani dell’area.

All’incontro di domenica sono previsti gli interventi di don Ennio Stamile, referente di Libera Calabria. Al suo fianco anche alcuni rappresentanti del presidio di Libera del Lagonegrese.

È inoltre attesa la presenza del geologo Carlo Tansi, già membro del coordinamento Libera Cosenza e attuale responsabile della Protezione Civile della Regione Calabria.

A fare gli onori di casa, Pasquale Lamboglia, sindaco del Comune di Tortora, che interverrà aggiornando i presenti proprio sugli ultimi sviluppi della già citata questione San Sago.

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L’impianto di San Sago a Tortora visto dall’alto

Il presidio Libera Alto Tirreno cosentino

La nascita del presidio di Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie per l’Alto Tirreno cosentino parte da lontano, ma ha iniziato a concretizzarsi a settembre scorso con il primo degli incontri formativi.

Il progetto, sin dalle prime fasi, ha inoltre goduto della vicinanza, oltre che di don Ennio Stamile, dell’attuale responsabile dello Sportello anti usura, don Marcello Cozzi, già vicepresidente di Libera.

Tra le motivazioni che hanno spinto alla sua creazione, la recrudescenza della pressione della ‘ndrangheta in questa porzione della provincia di Cosenza che va da Tortora a Cetraro.

“Ci sono fatti criminosi – sostengono i promotori del presidio altotirrenico – che sono sotto gli occhi di tutti. Ci sono tanti drammi, piccoli e grandi, ma spesso silenziosi che ci danno la misura di quanto l’illegalità tenga ancora in pugno quest’area”.

L’Alto Tirreno cosentino, è storicamente controllato dal clan di ‘ndrangheta della famiglia Muto di Cetraro.

Contro di esso è attualmente in corso al tribunale di Paola il procedimento penale che ha riunito in un solo processo le inchieste denominate “Frontiera” e “Cinque lustri”, entrambe coordinate dalla Dda calabrese.

La prima ha messo in luce il controllo del clan sui traffici illeciti e sull’economia dell’Alto Tirreno cosentino. Il secondo, invece, è uno spaccato sulle commistioni con l’imprenditoria locale nella gestione degli appalti pubblici.

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L’obbiettivo del presidio è proprio di spronare la società civile ad arginare le ingerenze della criminalità organizzata in questi settori. Gli strumenti principali sono, oltre alla formazione, l’ascolto e la vicinanza alle vittime dei clan, il supporto legale per istruire procedimenti giuridici a difesa dei diritti dei cittadini e contro la corruzione e il malaffare.


About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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