Nuovi ricorsi per la ditta che gestisce l’impianto per il trattamento di rifiuti pericolosi e non nel comune di Tortora. Il sindaco Laboglia: “Terra di nessuno”.
TORTORA – La querelle tra il settore Ambiente della Regione Calabria e la ditta Ecologica 2008 srl, che gestisce l’impianto per il trattamento di rifiuti pericolosi e non, ubicato in località San Sago del comune di Tortora, si trasferisce al Tar Catanzaro.
In data 21 febbraio 2018, infatti, i titolari dell’impianto suddetto hanno presentato, presso Tribunale amministrativo regionale di Catanzaro, un ricorso per chiedere e ottenere l’annullamento dei provvedimenti con i quali la Regione Calabria ha disposto al gestore di sottoporre l’impianto alla Valutazione di incidenza ambientale, prima della sua riattivazione, attesa la sua vicinanza al sito d’importanza comunitaria denominato Valle Noce.
Avverso tale ricorso, si è costituito anche il Comune di Tortora, nella sua qualità di controinteressato, affinché i provvedimenti suddetti non vengano annullati.
Nelle proprie memorie difensive, il Comune di Tortora, dopo avere ricostruito l’iter logico, che negli oltre due anni di interlocuzioni tra gli enti coinvolti, compreso il ministero dell’Ambiente, e il soggetto gestore, ha portato all’adozione dei provvedimenti oggi impugnati, ha illustrato le motivazioni che, in fatto e in diritto, impongono di sottoporre l’impianto a Valutazione di incidenza ambientale, e che addirittura renderebbe opportuna una revisione totale di tutte le autorizzazioni rilasciate per l’esercizio dell’attività in essere.
Intanto, però, San Sago continua a essere una terra di nessuno, dove una ditta continua a operare nonostante i divieti, come denunciato anche dai tecnici dell’Arpacal, a seguito di un sopralluogo congiunto, compiuto in data 28 febbraio 2018 insieme al comando della polizia locale di Tortora.