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Sanità in Basilicata, arrestato Marcello Pittella

Il governatore nei guai. Secondo Gdf ruolo preminente nel decidere incarichi e nell’indirizzare concorsi nell’Asp di Matera. È ai domiciliari

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MATERA – Marcello Pittella agli arresti domiciliari nella sua casa di Lauria a seguito di una maxioperazione della guardia di finanza sulla sanità.

È stato inoltre sospeso dall’incarico di governatore come conseguenza della legge Severino. Al suo posto, la vicepresidente e assessore alla Sanità Flavia Franconi.

Tra gli arrestati e posti ai domiciliari ci sono anche i commissari delle aziende sanitarie lucane, Giovanni Chiarelli (Asp Potenza) e Pietro Quinto (Asm Matera), il direttore amministrativo dell’Asm, Maria Benedetto e il dg dell’Asl Bari.

Marcello Pittella (al centro) durante un incontro sulla riorganizzazione della sanità regionale

Le indagini e la “lista verde”

A dare il la all’operazione l’esposto, circa un anno e mezzo fa, di un dipendente di una ditta fornitrice di servizi che non aveva ricevuto la sua quota di Tfr.

Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Matera hanno evidenziato il “totale condizionamento della sanità pubblica da parte di interessi privatistici e da logiche clientelari politiche”. Eseguite 30 misure, di cui 22 arresti.

Secondo gli inquirenti, Pittella muoveva i fili occulti della sanità regionale. È accusato di falso e abuso d’ufficio. Così il Gip di Matera Angela Rosa Nettis nell’ordinanza d’arresto: “(Pittella) non si limita ad espletare la funzione istituzionale formulando gli atti di indirizzo politico per il miglioramento e l’efficienza” della sanità regionale, “ma influenza anche le scelte gestionali” delle Asl “interfacciandosi direttamente con i loro direttori generali” tutti da lui nominati.

Sempre secondo il Gip esisteva una “lista verde” con i nomi indicati dal governatore. Dalle intercettazioni emergerebbe che i nomi segnati appunto in verde sarebbero stati i raccomandati da Pittella. Secondo il giudice, nell’elenco anche candidati che senza quella segnalazione “non avrebbero superato la prima fase selettiva”.

Dalle conversazioni emergerebbe anche come chi “non ha un Santo”, non aveva nessuna possibilità.


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