L’esito dell’integrazione dell’incarico originario sarà prova. Il procuratore Facciolla ha incontrato i legali dei 7 indagati. Presidente Pappaterra: “Assoluta estraneità”
CASTROVILLARI – Il procuratore capo Eugenio Facciolla ha integrato gli accertamenti tecnici irripetibili sullo stato dei luoghi in cui si è verificata la tragedia del Raganello lo scorso 20 agosto.
Un consulente tecnico – è staro reso noto – realizzerà una ricostruzione virtuale “che – ha detto il procuratore – sarà effettuata attraverso tecniche elaborate con l’ausilio informatico. Saranno utili, in questo senso, anche i rilievi eseguiti attraverso la verifica dello stato dei luoghi e una serie di calcoli ed esami scientifici che saranno effettuati dal collegio dei consulenti che ho incaricato.
Abbiamo integrato l’incarico originario dato ai consulenti – ha poi proseguito – con le garanzie di legge previste proprio per questo tipo di attività. Si tratta di un fatto importante perché quello che verrà raccolto in termini probatori dal collegio di consulenti sarà prova che verrà utilizzata nelle fasi successive come materiale probatorio e non meramente indiziario”.
Facciolla, nelle scorse ore, ha incontrato i legali dei 7 indagati a cui ha notificato l’incarico peritale.
Pappaterra: dimostreremo assoluta estranietà
Al momento delle notifiche era presente anche il presidente del Parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra. Queste le sue dichiarazioni.
“Comuni, Parco e tutti gli altri soggetti, ognuno per la sua parte, faranno valere, nelle prossime settimane, le ragioni di un’assoluta estraneità e non responsabilità rispetto alla vicenda.
L’incontro in procura è servito per conoscere la necessità di fare accertamenti tecnici irripetibili. Siamo stati messi nelle condizioni di poter, eventualmente, allargare la schiera di consulenti chiamati a fare le verifiche all’interno dell’area oggetto della tragedia.
Rispettiamo il lavoro della procura. Peraltro, abbiamo molto apprezzato il fatto che tutte le persone indagate abbiano ricevuto l’avviso di garanzia prima che venisse reso pubblico, come capita spesso altrove, il loro nominativo.
Abbiamo anche apprezzato l’approccio che, per quanto ci riguarda, è di forte costruttività a collaborare per la ricerca delle responsabilità, ma soprattutto per fare piena luce su tutto quello che è accaduto nelle Gole del Raganello.
Un’esigenza che risponde ad un interesse generale e per il rispetto che dobbiamo portare alle persone che hanno perso la vita in quel tragico 20 agosto. Attendiamo, dunque, con grande serenità il lavoro della magistratura, avendo piena fiducia nella giustizia.
Per quanto mi riguarda – ha concluso Pappaterra – da tantissimi anni svolgo il lavoro di amministratore pubblico e tutti sanno che l’ho sempre improntato all’etica, alla moralità, ma, soprattutto, avendo fiducia in una giustizia che, alla fine, credo sarà giusta per tutte le persone coinvolte”.