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La guardia penitenziaria presa a pugni è stata medicata in infermeria. Il Sappe suona l’allarme e indice una serie di manifestazioni nazionali
PAOLA – Ancora un’aggressione ai danni del personale della polizia penitenziaria.
Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe, e Damiano Bellucci, segretario nazionale del sindacato, in una nota ricostruiscono l’accaduto.
“L’altro ieri – riferiscono – un detenuto di origine albanese, mentre si recava nell’apposito locale per effettuare una telefonata, ha aggredito con una violenza ingiustificata un assistente capo della polizia penitenziaria.
Sul posto era presente un altro collega, il quale è intervenuto per cercare di fermare l’aggressore. Nel frattempo, un altro detenuto, connazionale dell’aggressore, usciva dalla saletta dove si trovava dirigendosi, con aria minacciosa, verso i colleghi. Solo il celere intervento dell’ispettore di sorveglianza e di altri colleghi ha evitato il peggio”.
Nella casa circondariale di Paola, al 30 settembre scorso, risultavano ristretti 219 detenuti, circa la metà dei quali stranieri.
Aggressioni in carcere, il Sappe: “Ora basta”
Il Sappe (Sindacato autonomo polizia penitenziaria) ha indetto una serie di manifestazioni per dire basta alle aggressioni a danno dei poliziotti penitenziari.
Dopo quelle di Napoli, Firenze, Milano, Torino, giovedì 18 ottobre manifesterà a Taranto ed il 25 a Palermo.
Altre manifestazioni sono in programma nel mese di novembre e si concluderanno con una manifestazione nazionale il 22, davanti al dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria.
Si vuole così dire basta basta a questa situazione di inaudita violenza nelle carceri italiane. Per uno stipendio mediocre il personale di polizia penitenziaria continua a subire violenze quotidiane.
