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Carenze negli ospedali, le associazioni fanno quadrato

Con un documento congiunto il terzo settore chiede un tavolo tecnico assieme ad Oliveiro, ai sindaci, al commissario Scura e al dg dell’Asp di Cosenza Mauro

bigmat fratelli crusco grisolia

PAOLA – Sos sanità Tirreno cosentino.

26 associazioni chiedono un tavolo tecnico con presidente della regione, sindaci, commissario straordinario alla sanità calabrese e direttore generale dell’azienda sanitaria provinciale di Cosenza.

Giorno dopo giorno, a causa delle carenze negli ospedali si sta affievolendo il diritto alla salute sancito dalla Costituzione italiana.

“Un diritto – spiegano le associazioni – che è stato finora disatteso. I continui tagli alla spesa sanitaria, il contenimento di nuove assunzioni, lo smantellamento di interi reparti, l’inadeguatezza delle strutture, le nuove e insensate razionalizzazioni hanno determinato il collasso del sistema sanitario.

Si è dato così credito alle statistiche recenti che ci confermano come la Calabria sia tra gli ultimi posti in ambito di assistenza sanitaria“.

Inoltre, quasi tutti gli edifici delle strutture ospedaliere esistenti hanno più di 40 anni e sono di dimensioni troppo piccole o strutturalmente inadeguate rispetto alle moderne esigenze.

Si chiama alla responsabilità la politica “abituata più a concepire gli ospedali come serbatoi di voti che come modello per riscattare il grado di evoluzione di un popolo che si definisce civile. Una politica che non si fa scrupoli nel risparmiare sulla salute delle persone.In tale contesto si inseriscono gli ospedali del Tirreno cosentino sottoposti ad un lento e silenzioso depauperamento”.

Strutture sanitarie nate per servire una parte di territorio difficilmente collegata con le grandi città a causa dell’imponenza dell’appennino paolano che le sovrasta e rende difficili gli spostamenti con la vicina Cosenza.

Essi sono punto di riferimento per i paesi limitrofi, avendo per anni, prima di subire le illogicità di tagli di spesa e razionalizzazioni, rappresentato un’avanguardia con numerosi reparti simbolo di eccellenza.

ospedale san francesco di paola
L’ospedale San Francesco di Paola

“Presidi ospedalieri – si rileva – che sono frutto di storiche battaglie di civiltà e conquiste di dignità. Depotenziarli è una scelta incomprensibile, che non tiene conto del territorio, del diritto alla salute garantito dalla Costituzione.

Il terzo settore e più in generale il mondo dell’associazionismo, che più di ogni altra istituzione coglie i bisogni del territorio, in un contesto come questo, rappresenta un baluardo prezioso a difesa degli interessi di tutti i cittadini calabresi e nello specifico paolani”.

Associazioni e cittadini sollecitano pertanto la politica, amplificando così il grido di aiuto di una popolazione che ha deciso di non arrendersi di fronte al tragico destino che altri hanno deciso.

“Chiediamo l’istituzione immediata – chiude la nota – non oltre la fine del mese di ottobre, di un tavolo di confronto alla presenza del presidente della regione, del commissario Scura, del direttore generale dell’Asp e dei sindaci del comprensorio al fine di fare il punto sul delicato tema”.


About Francesco Maria Storino

Attualmente collaboratore della Gazzetta del Sud ha lavorato per La Provincia, Comunità 2000, Edizioni master, Il Quotidiano della Calabria e Corriere dello Sport. Cura particolarmente la cronaca giudiziaria.

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