Decisione della Corte di Cassazione, inammissibile il ricorso della procura di Paola. Si resta in attesa di definire tutte le posizioni cautelari degli indagati.

PAOLA – Operazione Merlino, ordinanza annullata per Salvatore Montanino e Sergio Gioia.
Lo ha deciso la Corte di Cassazione che ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla Procura della Repubblica di Paola. Dinanzi agli ermellini, gli avvocati Pier Francesco Perri e Vincenzo Fedele (per Montanino) e Pasquale Vaccaro (per Gioia) hanno discusso l’altro ieri.
La vicenda di Montanino, imprenditore, si è chiusa quindi positivamente nella fase cautelare con annullamento dell’ordinanza da parte del riesame e successiva inammissibilità del ricorso presentato dalla procura.
Per l’assessore Paolo Fuscaldo, anche lui indagato a riguardo del caso dell’affidamento alla cooperativa, la Cassazione aveva disposto l’annullamento con rinvio al riesame di cui si attende adesso l’esito.
L’inchiesta, terminata la fase relativa alle misure decretate dal Gip di Paola per le quali sono stati presentati ricorsi sia dalla difesa che dalla procura, dovrà approdare in udienza preliminare in tribunale a Paola.
Ancor prima la procura, che ha chiuso le indagini su 17 persone, dovrà chiederne o meno il rinvio a giudizio. Una fase questa che sarà anche caratterizzata dalla presentazione di eventuali memorie dai legali degli indagati.
Nella “rete” di Merlino sono finiti anche il sindaco di Fuscaldo, Gianfranco Ramundo, e il vicesindaco Paolo Cavaliere. Il principale indagato è l’ex responsabile del settore tecnico di Fuscaldo, Michele Fernandez.
