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Luciana è la primogenita di Basilio Ferrari. In quattro, armi in pugno, sono entrati in casa, ma lei non si è fatta spaventare. Si è chiusa nell’armadio portando con lei il fratellino e ha chiamato genitori e polizia.
PAOLA – Luciana ha il piglio di mamma e papà.
Il suo coraggio è stato più forte della paura. Non si è fatta vincere dal panico vedendo tre uomini in casa con le armi in pugno. Ha badato al fratellino portandolo al sicuro, si è nascosta con lui nell’armadio e poi ha avvertito la polizia e i genitori di quanto stava accadendo.
I messaggi in istantanea giungono sul cellulare del papà che nel frattempo si è messo in auto e corre verso casa: “Hanno scavalcato (…), rompono il cancello (…), le inferriate (…), adesso sono dentro (…)”. Poi il silenzio.
L’ex sindaco del Comune di Paola, Basilio Ferrari, dal centro della città in appena otto minuti giunge a rione Croce. Parcheggia all’esterno e becca i tre in fuga.
Un rapinatore gli punta al volto la pistola. Ferrari prima indietreggia poi li insegue. Cercano di investirlo mentre si precipita verso l’auto con a bordo le quattro persone. È tutta una questione di minuti. Pochi. Poi arriva anche la polizia.
La rapina a casa dell’ex sindaco Basilio Ferrari è stata compiuta con un’azione progettata nei minimi dettagli. Da criminali che sapevano il fatto loro.
Sono stati dieci minuti di terrore. Con Ferrari che non ha esitato ad affrontare i rapinatori.
Resta un grosso spavento. Per tutti. Resta il coraggio e la responsabilità di Luciana, 15 anni, che della rapina a casa sua porterà con sé il ricordo di una brutta disavventura, ma anche di essere riuscita con intraprendenza a chiamare i soccorsi e a prendere sotto la sua ala protettrice il fratellino.
