Inviata in Calabria dal ministro Grillo dopo la morte post parto di una donna all’ospedale Iannelli avvenuta lo scorso 17 luglio.
CATANZARO – Oggi, sarà presente all’ospedale Iannelli di Cetraro la task force inviata dal ministero della Salute dopo la morte di Santina Adamo, 36 anni, avvenuta dopo aver dato alla luce un bambino, lo scorso 17 luglio.
Sempre nella giornata di oggi, è previsto l’incontro tra il governatore Oliverio e i prefetti delle cinque province calabresi.
I due “appuntamenti” sono stati rivelati ieri, nel corso della riunione alla Cittadella regionale di Catanzaro, tra gli attuali vertici della sanità calabrese e i sindaci dell’Esaro e del Pollino.
A proposito, il direttore generale del dipartimento Salute della Regione Calabria, Antonio Belcastro, ha ricordato ai presenti come l’ente si sia mosso immediatamente “chiedendo una relazione dettagliata e inviando il proprio team rischio clinico. Quanto emerso – ha aggiunto – sarà messo a disposizione della task force” ministeriale.
Nei mesi scorsi, il dipartimento si era mosso per “salvare” il punto nascita del Iannelli con una deroga da chiedere al ministero, visti i volumi di nascite inferiori alle 500 annue richieste.
Ma, ha riferito lo stesso Belcastro, l’Asp di Cosenza “ha trasmesso il verbale della commissione, dal quale emergono alcune criticità, sia di carattere strutturale che organizzativo solo il 18 luglio”, esattamente il giorno dopo la tragedia di “Tina”.
“Ovviamente – ha concludo il dg – se saranno individuate responsabilità non si faranno sconti a nessuno e chi dovesse avere sbagliato dovrà pagare”.
Come detto anche ieri, all’incontro era presente anche il commissario per il Piano di rientro dal deficit nella sanità calabrese, Saverio Cotticelli, che ha ribadito concetti a lui ormai cari.
Ovvero, che si sta procedendo alla verifica dei conti calabresi, che già da subito appaiono allarmanti. E che “indietro non si torna”, ha detto per ribadire come la sua volontà sia quella di scardinare il sistema-sanità in Calabria fatto di sprechi, incompetenze e illegalità.
Ha ribadito che la sanità non può funzionare se le nomine dirigenziali sono politiche e, in questo senso, “Cosenza ne è un esempio lampante”.
Era presente anche il consigliere regionale Giuseppe Aieta, in passato anche sindaco del Comune di Cetraro, che sul caso del decesso post-parto ha detto: “Lì non c’entra la struttura o la professionalità dei medici.
Semmai è una questione di cattiva organizzazione. Se ne occuperà la magistratura. Ma non mettiamo etichette al Iannelli come ospedale dei morti. Lì ci sono medici, primari e personale che fanno i turni di notte”.