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Sanità: ripartiti 400 milioni di euro per le liste d’attesa

Si punta alla riduzione con nuove regole nei pronto soccorso e nuovi criteri di responsabilità dei farmaci. Grillo: “Miglioriamo il sistema”.

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ROMA – “Sono molto contenta perché abbiamo portato a casa una serie di provvedimenti importantissimi.

Voglio ringraziare le regioni perché sulle liste d’attesa, sui farmaci, sulla riorganizzazione dei pronto soccorso abbiamo fatto un passo in avanti significativo”.

Così il ministro Giulia Grillo ha commentato le recenti decisioni della Conferenza Stato-Regioni che ha dato il via libera al decreto di riparto dei 400 milioni di euro, stanziati dalla Legge di bilancio 2019 (350 milioni) e dal Decreto Fiscale (50 milioni) per ridurre i tempi di attesa nell’erogazione delle prestazioni sanitarie, anche mediante la digitalizzazione dei Cup.

Nella stessa seduta sono state approvate le nuove linee di indirizzo nazionali sul triage intraospedaliero, che prevedono un nuovo sistema di codici per l’organizzazione dei flussi in entrata nei pronto soccorso.

Il nuovo sistema definisce un limite massimo dei tempi di attesa, per garantire la migliore assistenza possibile dall’emergenza alla non urgenza:

  • codice 1 Emergenza, ingresso immediato;
  • Codice 2 Urgenza, attesa massima 15 minuti;
  • Codice 3 Urgenza differibile, attesa 60 minuti;
  • Codice 4 Urgenza minore 120 minuti;
  • Codice 5 Non urgenza 240 minuti.

liste attesa sanità

La riorganizzazione punta a realizzare l’effettiva presa in carico della persona e degli accompagnatori dal momento in cui si rivolgono al pronto soccorso, ad assicurare la valutazione professionale da parte di un infermiere specificatamente formato e a garantire l’assegnazione del codice di priorità attraverso la considerazione dei bisogni di salute dell’assistito, delle sue necessità di cura e del possibile rischio evolutivo.

Le regioni, inoltre, hanno dato il loro assenso al decreto che il ministero della Salute ha redatto con il ministero dell’Economia e delle finanze sulla revisione dei criteri di rimborsabilità dei farmaci di fascia A e di alcuni farmaci di fascia C.

Il cosiddetto “Decreto Prezzi” cambia le procedure per la negoziazione del prezzo dei farmaci da parte di Aifa. La sua adozione risponde all’esigenza di introdurre criteri aggiornati e adeguati all’evoluzione della politica del farmaco e conformi alla necessaria trasparenza.

Tra le novità, c’è l’accento posto sul valore terapeutico aggiunto che il medicinale deve assicurare in rapporto ai principali trattamenti con cui viene confrontato. Inoltre, all’azienda sono richieste rassicurazioni sulla propria capacità produttiva e di gestione di possibili imprevisti, nonché di anticipare le attività che intende attuare per garantire l’adeguata fornitura del farmaco.

La Conferenza Stato-Regioni ha inoltre approvato la nomina a presidente dell’Agenas di Manuela Lanzarin e la conferma nell’incarico di direttore generale di Francesco Bevere, in carica dal 2014.

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