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Il saluto ad Alessio Soria: un messaggio ai giovani

Al Santuario di San Francesco di Paola commovente cerimonia per il giovane paolano morto a 20 anni. Il conforto a familiari e amici nelle parole dell’Arcivescovo Nolé.

bigmat fratelli crusco grisolia

PAOLA – Paola ha salutato Alessio Soria ieri, sabato 31 agosto 2019, con una sentita e partecipata cerimonia presso la nuova Chiesa del Santuario di San Francesco.

A presenziare in onore del 20enne paolano, il cui cuore ha smesso di battere lo scorso 29 agosto, una numerosa folla composta da parenti, su tutti i genitori Maria Pia e Walter e il fratello Michael, amici, conoscenti e semplici fedeli.

A celebrare la Santa Messa, monsignor Francescantonio Nolé, Arcivescovo Metropolita di Cosenza-Bisignano.

“Nella disgrazia si è compiuto un miracolo: la presenza qui, oggi, di così tanti giovani per i quali la vita di Alessio deve essere un esempio”, ha detto durante l’omelia evidenziando l’impegno del giovane nella parrocchia, in Azione cattolica e nel campo del volontariato.

“Per Paola InMensa – ha ricordato il parroco don Bruno Di Domenico – Alessio girava tutti i vicoli e le strade di Paola senza risparmiarsi e non lasciava mai una persona senza invitarla ad andare in mensa”.

E ancora, il vescovo ha aggiunto: “Alessio era nel pieno della vita e, come tutti voi – rivolgendosi ai giovani presenti in chiesa – aveva diritto di divertirsi. Ma – ha aggiunto – di un divertimento responsabile, per giovani che non ragionano con la testa, ma con il cuore”.

Un lancio di palloncini, sulle note de L’Eternità di Fabrizio Moro e Ultimo, è stato effettuato all’uscita della chiesa.

Forte e incontenibile la commozione e lo strazio delle persone care. A loro, monsignor Nolé, ha rivolto un appello. “Smettete di chiedervi cosa e come sia successo. Rifiutate l’assillo del dubbio.

Il male – ha aggiunto –, purtroppo, fa parte della vita di ogni cristiano. È il vero nemico dell’uomo. Le cose orribili succedono, ma Dio darà consolazione a tutti”.

Nolé ha poi citato un caso analogo di cui è stato testimone e si è avvalso delle parole di una madre, straziata dalla perdita di un figlio molto giovane. “Quella donna – ha ricordato il vescovo – disse di essere grata al Signore per averle donato per 20 anni quel figlio, che non era suo.

I figli sono di Dio – ha ribadito l’arcivescovo –. Alessio è questo: un dono concessovi da Dio per questo periodo. Considerate che ora lui è nella gloria di Dio, è in festa accanto al suo amico Gesù.

Alessio – ha proseguito il monsignore – ha vissuto qualcosa di paragonabile alla Passione di Cristo. Ora che noi celebriamo l’eucarestia, Alessio risorge con lui, la sua passione è durata 18 giorni. Il Signore gli ha dato il tempo di purificarsi per presentarsi a lui”.

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About Pierina Ferraguto

Giornalista pubblicista dal 2013. Laureata in Filosofia e scienze della comunicazione e della conoscenza all'Università della Calabria. Dal 2006 al 2008 lavora come stagista nella redazione di Legnano de Il Giorno. In Calabria lavora con testate regionali di carta stampata e televisive.

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