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Scalea, servizio Rai: il sindaco scrive a Viale Mazzini

Gennaro Licursi si rivolge ai vertici Rai parlando di danno di immagine e chiedendo una “replica”. Nel mirino il servizio “Un’estate italiana” di Speciale Tg1.

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SCALEA – Una replica per rimediare al presunto danno di immagine arrecato alla città di Scalea da un servizio giornalistico della Rai.

Lo chiede il sindaco Gennrao Licursi ai vertici della tv di Stato italiana per via del servizio realizzato dal giornalista calabrese Riccardo Giacoia all’interno di “Un’estate italiana”, speciale sul turismo trasmesso il 1° settembre nel contenitore “Speciale Tg1”.

In realtà, più che a un singolo servizio vero e proprio, il riferimento è a circa due minuti di filmato e interviste inserite nel prodotto giornalistico realizzato a più mani per la Rai.

In questo tempo vengono mostrate immagini di Scalea e intervistati alcuni turisti. Le polemiche sono nate, innanzitutto, per il “confronto” con altre e ben più rinomate località turistiche calabresi dal quale la città di Torre Talao esce martoriata.

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Scalea – questa la tesi di molti indignati – viene descritta come città dormitorio per il turista campano e comunque di bassa qualità.

La diffusione via social del filmato ha acceso l’animo dei commentatori. Ecco perché il sindaco di Scalea, ha infine scritto alla Rai.

“Il servizio da Scalea di Riccardo Giacoia – scrive Gennaro Licursi – ha suscitato una fortissima indignazione, sia nella collettività scaleota, che nelle tantissime persone che in Italia e nel mondo conoscono e prediligono la nostra città.

Nella mia qualità di sindaco di Scalea mi corre l’obbligo di denunciare il danno di immagine, di inaccettabile gravità, che il servizio di Giacoia ha arrecato alla città (pur nella sua brevità, mentre si è dilungato in incredibili spot pubblicitari a beneficio di strutture private ed elitarie presenti in altre località).

Scalea meritava ben altra considerazione da parte della tv di Stato che più delle altre emittenti televisive avrebbe il dovere di fornire una corretta informazione.

Lo affermo con profonda amarezza e rincrescimento, facendo riferimento non solamente alla storia millenaria di splendore civile, culturale, artistico e paesaggistico di Scalea, quanto al ruolo importante che la città svolge attualmente per l’intera economia regionale, grazie alla sua capacità di accogliere e incrementare un turismo sempre più variegato e qualificato, con le sue eccezionali risorse naturali, umane, imprenditoriali, intellettuali.

Nel servizio di Giacoia, con inaudita superficialità, singole storie di degrado abitativo e traversie condominiali, come se ne verificano quotidianamente nella loro miserabile gravità, in ogni angolo del mondo, è stata assunta ad emblema della realtà turistica di Scalea.

Scalea per fortuna (malgrado il periodo buio che ha attraversato qualche anno fa), ha ancora una sua bella storia da raccontare al mondo.

L’evidenza concreta e i dati statistici confermano che Scalea quest’anno ha fatto registrare una densità di presenze turistiche pari solamente alle località più rinomate al mondo, con pieno gradimento e godimento delle centinaia di migliaia di villeggianti e turisti che hanno trovato confortevole accoglienza nelle tante strutture ricettive, balneari, di ristorazione e ricreative di cui la città ha saputo dotarsi in quantità e qualità tali da soddisfare tutte le esigenze.

Si possono immaginare e facilmente quantificare gli enormi riflessi positivi a livello comprensoriale, e a beneficio dell’intera regione dell’imponente flusso turistico che ha per meta la nostra Scalea.

È comprensibile, pertanto, che soprattutto da parte degli operatori turistici e dei titolari delle aziende alberghiere, commerciali, agricole e produttive di Scalea e del comprensorio si sia sollevata una profonda indignazione, in reazione al servizio televisivo che tanto svilisce e denigra la nostra città.

Confido da parte dell’autore del servizio, del responsabile della trasmissione e del direttore della rete Rai 1, in un’onesta e obiettiva considerazione di quanto ho esposto e un impegno a una replica televisiva nella quale sia data alla città di Scalea la possibilità di essere raccontata e rappresentata nella sua vera immagine”.

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