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Famiglia al centro, Assegno unico da 150 euro per figlio

Dal mondo cattolico e associativo una proposta ai parlamentari calabresi. Bonanno e Venditti: “La famiglia sia la start-up delle start-up”.


SAN MARCO ARGENTANO – “Un assegno da 150 euro per ogni figlio, crescente al crescere del numero dei figli, indipendente da reddito o Isee e soprattutto dalla condizione lavorativa dei genitori”.

È questa la proposta che sarà avanzata dal delegato della Conferenza episcopale calabra per la Famiglia, monsignor Leonardo Bonanno, e dal presidente del Forum regionale delle associazioni familiari, Claudio Sandro Venditti.

Destinatari della proposta sono i parlamentari eletti in Calabria, che hanno ricevuto una lettera dei proponenti basata sulle istanze delle famiglie. Deputati e senatori sono chiamati a “sollecitare un loro impegno, al di la delle appartenenze politiche, affinché nella prossima Legge di bilancio possa essere inserita questa misura”.

Ovvero, l’Assegno unico per figlio: “Esattamente – si legge nella lettera – come accade nel resto d’Europa. Converrete che i giovani, pur desiderando fare famiglia, sono spesso costretti a rinunciare a causa di scelte politiche che penalizzano chi decide di mettere al mondo un figlio.

La demografia è un principio non negoziabile: non possiamo accettare il fatto che una famiglia, pur volendo un figlio, abbia paura a farlo. Le famiglie d’altra parte – scrivono – pur non abdicando ai loro compiti fondamentali di cura, si trovano sempre più in difficoltà a causa di un sistema che non ne riconosce la funzione.

Invece la famiglia, in particolare nella nostra regione, si dimostra il più grande ammortizzatore sociale. Ecco allora che la famiglia non è il problema ma la soluzione! Sappiamo bene – commentano – che la Calabria sta attraversando la crisi demografica forse più grave della sua storia.

Al calo delle nascite, infatti, si associa il fenomeno dell’emigrazione dei giovani e di interi nuclei familiari, costretti a cercare una vita dignitosa per sé e per i figli fuori dalla propria terra.

Intere città e paesi si stanno svuotando, soprattutto nelle aree interne. Ne deriva un’emergenza non solo affettiva, ma anche sociale, non indifferente: tra pochi anni non ci saranno giovani da immettere nel mondo del lavoro, che potranno garantire quell’alleanza tra generazioni su cui si fonda il patto sociale.

I nostri giovani lavoreranno e metteranno su casa in nazioni che ne riconoscono anche economicamente il valore sociale. La famiglia, non è un malato da curare, ma la cura del malato.

Occorre una nuova narrazione della famiglia: non più problema, ma risorsa. La start-up delle start-up. L’impresa che produce risparmio.

Per questo, il Forum delle associazioni familiari della Calabria unitamente alla Conferenza episcopale calabra attraverso il vescovo delegato alla Famiglia, chiedono ai parlamentari di rendersi protagonisti di un serio cambio di passo, promuovendo nell’ambito delle sedi parlamentari l’Assegno unico per figlio, e possa essere previsto nella Legge di bilancio.

Non bastano – concludono Bonanno e Venditti – misure estemporanee o bonus che hanno il sapore dell’assistenzialismo e della provvisorietà. L’anno della famiglia deve essere questo, perché il Paese torni a crescere e perché la Calabria riprenda nuovo vigore”.


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