Da un sondaggio dell’Agenzia regionale per l’ambiente della Calabria rivolto agli scolari utili spunti per programmare azioni future.
CATANZARO – Partecipativo, ottimista ma non troppo, comunque pronto a dare il suo contributo in tema ambientale. Ma, purché recepisca segnali sulla stessa lunghezza d’onda dai concittadini e dalle istituzioni.
È questo l’identikit dello studente tipo calabrese che viene fuori da un sondaggio online svolto da Arpacal tra i frequentanti delle scuole calabresi.
Il tutto, grazie a un progetto seguito dal Gruppo di lavoro di Educazione ambientale e alla sostenibilità e dall’ufficio Comunicazione dell’agenzia.
Il sondaggio, all’insegna del motto #cosapensicosasaicosafai, ha coinvolto, dal 18 al 30 novembre 2019 in occasione della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti (Serr), 4062 studenti compresi tra il terzo ed il quinto anno della scuola superiore. In regione sono stati interessati 27 istituti scolastici e più di trecento classi.
L’identikit dello studente calabrese tratteggia inoltre un giovane che vorrebbe vivere nella propria città natale, per la quale chiede servizi essenziali come trasporto o quelli culturali, e che conosce i principali capisaldi della sostenibilità ambientale.
Quelli, per capirci, tradotti anche dal Comitato internazionale della Serr nel principio delle 3R: Ridurre, Riutilizzare, Riciclare.
Dopo la fase di elaborazione dei dati raccolti, i risultati di questa indagine statistica, utile anche per programmare per il futuro attività di divulgazione e iniziative formative ed educative sui temi ambientali, sono stati resi noti oggi dall’Arpacal sul proprio sito web con la pubblicazione del report di progetto che analizza i principali trend emersi.
“L’analisi dei risultati del questionario – commenta il direttore generale dell’Arpacal, Domenico Pappaterra – ci restituisce un immagine di insieme e al tempo stesso declinata in tanti singoli aspetti che fanno parte di un circuito che vede coinvolti le scuole, i territori e le istituzioni che hanno responsabilità di governance locale”.