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Amp Costa di Maratea: “Revoca inutile e scorretta”

Intervengono i gruppi comunali della precedente consiliatura dopo la decisione del governo Stoppelli di cancellare il favorevole atto di intenti.


MARATEA – “Inopportuna, fuori luogo, inutile e istituzionalmente scorretta”.

È così che i componenti dei gruppi consiliari di Maratea della precedente consiliatura bollano la recente decisone dell’attuale maggioranza del sindaco Daniele Stoppelli di revocare in consiglio comunale l’atto di intenti, da loro approvato all’unanimità nel 2016, sull’istituzione dell’Amp.

Sull’Area marina protetta Costa di Maratea, da circa un mese, si è scatenato un intenso dibattito. Da un lato, molti stakeholders (Legambiente, Wwf, Assopesca) hanno esultato alla notizia dello stanziamento di fondi per la sua costituzione da parte del Ministero dell’Ambiente.

Dall’altro lato, l’attuale governo cittadino, per bocca del sindaco, ha predicato calma, annunciato la necessità di nuovi studi, promesso il coinvolgimento della cittadinanza e ricordato anche come il soggetto attuatore sarà comunque lo Stato, con il coinvolgimento di municipio e Regione Basilicata.

Amp Costa di Maratea: gli ex amministratori contestano la revoca

costa maratea area marina protetta
Costa di maratea, Area marina protetta, vista dall’alto (foto: Google Earth)

Ecco il punto di vista delle liste civiche “Maratea Viva”, “Maratea Unita”, “Per Maratea”. Inizialmente rammentano come a breve, il prossimo 13 febbraio, sia previsto a Roma un incontro con il ministero per discutere della procedura.

“Tuttavia – è la reprimenda delle tre liste civiche –, prima di recarsi all’incontro ministeriale la stessa amministrazione, il 4 febbraio 2020, in consiglio comunale ha revocato, con 9 voti a favore e 4 voti contrari, la delibera di Consiglio comunale 11 del 24 marzo 2016, dal titolo Istituzione Area Marina Protetta. Atto d’Intenti.

Con tale delibera il precedente consiglio, con voto unanime, aveva espresso politicamente la volontà di ottenere l’istituzione dell’Area marina protetta Costa di Maratea, attesa fin dal 1991, quando, con la Legge 394, fu inserita nell’elenco nazionale delle Aree di Reperimento meritevoli di tutela.

Per tale ragione, in modo unanime, i componenti dei tre gruppi consiliari uscenti (gli eletti delle liste civiche “Maratea Viva”, “Maratea Unita”, “Per Maratea”), ritengono la decisione inopportuna sotto molteplici profili.

Assolutamente fuori luogo, inutile ed istituzionalmente scorretta è stata la deliberazione di Consiglio comunale con cui l’attuale maggioranza ha revocato la precedente deliberazione del 2016.
Non si era infatti mai assistito, nella storia del nostro consiglio comunale, alla revoca, da parte di una diversa maggioranza, di una mera dichiarazione di intenti, di un pensiero politico, approvata in un’altra consiliatura, peraltro all’unanimità.

Né a giustificare tale comportamento può valere il riferimento alla competenza dello Stato in materia, piuttosto che la mancanza di istruttoria o di pareri tecnici, maldestro tentativo di motivare un’assurdità, sia sotto il profilo giuridico che amministrativo, che, a parer nostro, farà apparire ancor più debole la posizione dell’amministrazione al cospetto del ministro Costa.

La deliberazione 11 del 24.03.2016, proprio in considerazione della sua natura di mero atto di intenti, non aveva bisogno di nessun parere, di nessun impegno di spesa, né di richiamare nessuno studio preliminare.

Non si è trattato di una scelta emozionale, poiché non vi era alcuna scadenza nell’immediato, né tantomeno fu adottata per finalità elettorali, essendo stata adottata tre anni prima delle elezioni, cui nessuno dei tre gruppi politici ha poi neanche partecipato.

È stata piuttosto la semplice conferma di una chiara volontà già espressa dai tre gruppi in campagna elettorale e di una scelta ponderata dai singoli consiglieri, che oggi peraltro la ribadiscono, comunque sulla base dei numerosi convegni, dibattiti e studi scientifici sulla questione, sviscerati nel corso dei decenni precedenti e di cui vi sono tracce disseminate ovunque.

Il consiglio comunale, organo rappresentativo dell’intera comunità, ha tra le proprie facoltà anche quello di esprimersi su argomenti di interesse collettivo, attuali o potenziali. O si vorrà mettere in discussione anche la Dcc relativa alla candidatura Unesco, che certamente potrebbe porre vincoli molto più stringenti all’intero territorio?

Ferma restando, quindi, l’assoluta inutilità del recente deliberato, adottato probabilmente al solo fine di ‘raggirare’ qualche dissidente interno rispetto ad un tema così complesso, senza peraltro che la maggioranza prendesse posizione su di esso, è fuori discussione che riteniamo estremamente scorretto istituzionalmente quanto accaduto e ringraziamo pubblicamente il consigliere di minoranza Luca Magliacane per l’ottimo e pertinente intervento profuso in difesa della politica, nella sua accezione più alta e nobile, e delle prerogative proprie del consiglio comunale.

Si è trattato certamente di un episodio grave ed increscioso per la politica locale, aggravato dall’assoluto mutismo di tutti i consiglieri che hanno votato a favore della proposta di revoca.

Un comportamento scorretto dell’attuale maggioranza proprio perché, è vero che Maratea ha sempre avuto grandi amministratori, ma soprattutto ha avuto amministratori corretti e rispettosi delle idee degli altri gruppi politici e ancor di più delle norme che regolano l’azione amministrativa”.


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