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Coronavirus, si può fare il bagno a mare in Calabria?

Il Governo sostiene di sì, a meno che le amministrazioni locali non lo vietino. Verso la Fase 2, ecco uno scenario possibile per i bagnanti calabresi.


CATANZARO – Sì, potete fare il bagno a mare.

Ma solo se abitate in una località marina, non avete il virus e non siete in quarantena obbligatoria, se siete da soli e rispettando il distanziamento sociale e se le istituzioni locali non lo vietano.

È quanto sostiene il Governo sul suo sito, nella sezione delle domande frequenti sul decreto #IoRestoaCasa e nella sotto sezione dedicata alle spiegazioni sugli spostamenti.

Ne scriviamo perché la voglia di andare in spiaggia monta sempre di più, man mano che le temperature salgono fornendo anticipazioni d’estate in determinate località italiane. Proprio come in Calabria e, nello specifico, sulla Riviera dei Cedri.

Ma anche perché, nelle ultime ore, iniziano a circolare le prime anticipazioni su come sarà gestita la cosiddetta Fase 2. Tra queste, le mascherine a prezzo fisso e la possibilità di muoversi all’interno della propria regione, ma non tra regione e regione se non per comprovate esigenze (salute, lavoro).

Si attendono allentamenti dei divieti imposti per contenere il contagio da Covid-19. La Regione Calabria, in tal senso, ha già emanato alcune ordinanze sia per i lavori preparatori della stagione balneare (bloccata in alcuni casi), che per gli spostamenti delle persone e per le attività ambulatoriali e commerciali.

 

Posso andare a mare a fare il bagno in Calabria?

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Come detto prima la risposta è sì. E, a dire il vero, è così sin dal 10 aprile, ma gli accessi alle spiagge, così come ai lungomari, sono stati interdetti un po’ ovunque.

Ecco cosa dice la faq del Governo. (LINK AL SITO)

  • Puoi sempre fare attività motoria in prossimità della tua abitazione principale.
  • Se abiti in una località di mare puoi andare in spiaggia a passeggiare e a fare il bagno.
  • Non devi, però, essere positivo al virus o in regime di quarantena.
  • Puoi farlo da solo e rispettano la distanza di almeno un metro da ogni altra persona. È un
  • luogo aperto a differenza degli stabilimenti balneari, in cui permane il divieto di ingresso e circolazione.
  • Ma non puoi farlo se esistono divieti imposti su base locale.
  • Per farlo non devi allontanarti troppo da casa tua o usare mezzi pubblici e privati.
  • Le forze dell’ordine possono chiederti una autocertificazione.

Queste misure valgono anche per località montane, collinari, lacustri e fluviali e, in pratica, danno la possibilità di usufruire di quanto la natura circostante mette a disposizione degli abitanti.

Lo scenario possibile, dunque, è che quando sarà inaugurata la Fase 2 la Regione Calabria potrebbe regolare meglio la questione, anche in base a eventuali decisioni del Governo.

Difficilmente però – almeno a maggio – vedremo cadere il divieto di spostamenti per turismo, sempre previsto nel decreto #IoRestoaCasa sull’intero territorio nazionale.

In sostanza, i calabresi potranno godere di posti come le spiagge di Fiuzzi, a Praia a Mare, dell’Arcomagno, a San Nicola Arcella o Sabbia d’Oro a Diamante, solo per restare in Riviera dei Cedri.

Mentre per l’accoglienza di bagnanti da fuori regione ci sarà ancora da attendere, incrociando le dita.


About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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