Le proposte del consigliere comunale e imprenditore balneare di Praia a Mare Antonino De Lorenzo prevedono anche sgravi fiscali e riassorbimento dei posti di lavoro persi.
PRAIA A MARE – Più spazio alle concessioni demaniali dei lidi e rinuncia alla tassa di soggiorno per il 2020.
Sono solo due delle proposte avanzate all’amministrazione comunale di Praia a Mare dal consigliere Antonino De Lorenzo.
In un lungo elenco l’imprenditore balneare e consulente d’impresa traccia una serie di suggerimenti per agevolare il sistema turismo che a Praia a Mare, come in altre località del territorio, sostiene storicamente l’economia locale.
Buona parte di questi suggerimenti sarebbero a costo zero per l’ente. A partire dalla possibilità di espandere le superfici delle spiagge attrezzate (lidi), consentendo anche di aumentare zone d’ombra, spazi dedicati ai bambini, bagni e spogliatoi.
Proposta anche la deroga ad alcuni divieti quali l’utilizzo di mezzi meccanici sull’arenile per il montaggio delle strutture e la possibilità di montaggi parziali, a favore di chi ravvisasse la necessità di garantire solo servizi essenziali.
Maggiori spazi pubblici da occupare anche per bar e ristoranti. In quest’ultimo caso viene avanzata la proposta di lasciare invariata la tariffa di occupazione o di dimezzarla per i locali che non possono ampliare.
Detto della proposta di eliminare la tassa di soggiorno per il 2020, De Lorenzo suggerisce anche spostamento delle scadenze dei tributi o sgravi per chi non aprirà.
Chiudono l’elencazione alcune proposte per eliminare sprechi nella raccolta differenziata, esternalizzazione di servizi a favore di cooperative e altre proposte per azioni volte ad assorbire la manodopera che non troverà lavoro nella stagione alle porte.
Infine, lancia la proposta di creare in seno all’amministrazione comunale strumenti condivisi e partecipati per l’adozione delle scelte di settore.
Il compito degli operatori del turismo – questo il De Lorenzo pensiero – è di adattarsi allo stravolgimento dettato dal Coronavirus al cospetto, però, di un intervento dell’amministrazione pubblica per creare nuovi scenari ottimali per l’azione d’impresa.