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Fase 2 e ripartenza, ecco come riaprono negozi e mercati all’aperto

Per il commercio al dettaglio, anche per strada dal documento delle Regioni condiviso dal Governo gli indirizzi operativi per la riapertura da lunedì 18 maggio.

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ROMA – Misurazione della temperatura corporea nei centri commerciali, regole di accesso, guanti per toccare la merce, compiti per comuni e titolari di posteggio.

Queste sono solo alcune delle novità per le attività del commercio al dettaglio, anche all’aperto intese come: negozi, grandi magazzini, centri commerciali, nel primo caso, mercati, fiere e mercatini degli hobbisti, nel secondo.

Il tutto, in vista della riapertura in programma lunedì 18 maggio 2020 e contenuta nelle “Linee di indirizzo per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative” sul nuovo Coronavirus Sars-CoV-2.

Il documento è stato prodotto dalla Conferenza delle Regioni e delle province autonome e, nella tarda serata di venerdì 15 maggio 2020, ha incassato l’ok del Governo. Il premier Conte ha parlato di “portentosa collaborazione tra istituzioni”.

Il testo contiene indirizzi operativi specifici per ogni settore di attività sotto forma di scheda tecnica.

Al centro di tutto la ripartenza delle attività economiche e produttive, sì, ma sempre

nel rispetto della tutela della salute di utenti e lavoratori.

I tre pilastri restano: norme comportamentali, distanziamento sociale e contact tracing ovvero, in quest’ultimo caso, il processo di identificazione dei soggetti entrati in contatto con una persona infetta.

Le indicazioni sono in continuità con il protocollo condiviso tra le parti sociali approvato con Dpcm del 26 aprile 2020 e con i criteri guida generali prodotti da Inail e Istituto superiore di sanità.

Il dl 81 del 9 aprile 2008, è la cornice naturale per supportare la gestione integrata del rischio connesso all’attuale pandemia.

Ma il documento delle Regioni fa appello al “senso di responsabilità” di ogni singolo utente e lavoratore e chiarisce che queste indicazioni potranno essere integrate e migliorate. Ad esempio adattandole “a ogni singola organizzazione, individuando le misure più efficaci in relazione ad ogni singolo contesto locale”.

Ma anche “rimodulate” in base all’evoluzione dello scenario della pandemia, “anche in senso più restrittivo”.

Fase 2: indirizzi operativi per il commercio al dettaglio

Le presenti indicazioni si applicano al settore del commercio al dettaglio.

Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione.

In particolar modo per supermercati e centri commerciali, potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura maggiore di 37,5 °C.

Prevedere regole di accesso, in base alle caratteristiche dei singoli esercizi, in modo da evitare assembramenti e assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti.

Garantire un’ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per l’igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche, promuovendone l’utilizzo frequente da parte dei clienti e degli operatori.

In caso di vendita di abbigliamento: dovranno essere messi a disposizione della clientela guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente per scegliere in autonomia, toccandola, la merce.

I clienti devono sempre indossare la mascherina, così come i lavoratori in tutte le occasioni di interazione con i clienti.

L’addetto alla vendita deve procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche (prima e dopo ogni servizio reso al cliente).

Assicurare la pulizia e la disinfezione quotidiana delle aree comuni.

Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la funzione di ricircolo dell’aria.

La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche.

 

Fase 2: indirizzi operativi per commercio al dettaglio su aree pubbliche

Per mercati, fiere e mercatini degli hobbisti il documento presenta inizialmente alcune misure generali.

Anche attraverso misure che garantiscano il contingentamento degli ingressi e la vigilanza degli accessi, dovrà essere assicurato il rispetto dei punti 1, 4, 5, 6, 7 lett. c) e 8 dell’allegato 5 del Dpcm 26 aprile 2020:

Mantenimento in tutte le attività e le loro fasi del distanziamento interpersonale;

Accessi regolamentati e scaglionati in funzione degli spazi disponibili, differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita.

Ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione delle mani. In particolare, detti sistemi devono essere disponibili accanto ai sistemi di pagamento.

Uso dei guanti “usa e getta” nelle attività di acquisto, particolarmente per l’acquisto di alimenti e bevande.

Utilizzo di mascherine sia da parte degli operatori che da parte dei clienti, ove non sia possibile assicurata il distanziamento interpersonale di almeno un metro.

Informazione per garantire il distanziamento dei clienti in attesa di entrata: posizionamento all’accesso dei mercati di cartelli almeno in lingua italiana e inglese per informare la clientela sui corretti comportamenti.

Competenze dei Comuni

I Comuni, a cui fanno riferimento le funzioni di istituzione, regolazione e gestione dei mercati, delle fiere e dei mercatini degli hobbisti dovranno regolamentare la gestione degli stessi, anche previo apposito accordo con i titolari dei posteggi, individuando le misure più idonee ed efficaci per mitigare il rischio di diffusione dell’epidemia di Covid-19, assicurando il rispetto dei punti 1, 4, 5, 6, 7 lett. c) e 8 dell’allegato 5 del Dpcm 26 aprile 2020, sopra elencati nelle misure generali, tenendo in considerazione la loro localizzazione, le caratteristiche degli specifici contesti urbani, logistici e ambientali, la maggiore o minore frequentazione, al fine di evitare assembramenti ed assicurare il distanziamento interpersonale di almeno un metro nell’area mercatale.

In particolare i Comuni nella propria regolamentazione dovranno prevedere idonee misure logistiche, organizzative e di presidio per garantire accessi scaglionati in relazione agli spazi disponibili per evitare il sovraffollamento dell’area mercatale ed assicurare il distanziamento sociale.

Al fine di assicurare il distanziamento interpersonale potranno altresì essere valutate ulteriori misure quali:

Corsie mercatali a senso unico;

▪ Posizionamento di segnaletica (orizzontale e/o verticale) nelle zone prossimali ai singoli banchi e strutture di vendita per favorire il rispetto del distanziamento;

Maggiore distanziamento dei posteggi ed a tal fine, ove necessario e possibile, ampliamento dell’area mercatale;

▪ Individuazione di un’area di rispetto per ogni posteggio in cui limitare la concentrazione massima di clienti compresenti, nel rispetto della distanza interpersonale di un metro.

▪ Ove ne ricorra l’opportunità i Comuni potranno altresì valutare di sospendere la vendita di beni usati.

 

Misure a carico del titolare di posteggio:

Pulizia e igienizzazione quotidiana delle attrezzature prima dell’avvio delle operazioni di mercato di vendita;

è obbligatorio l’uso delle mascherine, mentre l’uso dei guanti può essere sostituito da una igienizzazione frequente delle mani;

messa a disposizione della clientela di prodotti igienizzanti per le mani in ogni banco;

rispetto del distanziamento interpersonale di almeno 1 metro;

rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro dagli altri operatori anche nelle operazioni di carico e scarico;

in caso di vendita di abbigliamento: dovranno essere messi a disposizione della clientela guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente per scegliere in autonomia, toccandola, la merce;

in caso di vendita di beni usati: igienizzazione dei capi di abbigliamento e delle calzature prima che siano poste in vendita.


About Pierina Ferraguto

Giornalista pubblicista dal 2013. Laureata in Filosofia e scienze della comunicazione e della conoscenza all'Università della Calabria. Dal 2006 al 2008 lavora come stagista nella redazione di Legnano de Il Giorno. In Calabria lavora con testate regionali di carta stampata e televisive.

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