Ordinanza della Santelli sull’emergenza rifiuti in Calabria: entro 30 giorni bisognerà individuare una nuova “buca” a servizio del territorio.
COSENZA – “Sia individuato entro 30 giorni il sito per una discarica a servizio dell’impianto di trattamento da realizzare nella parte Nord della provincia di Cosenza”.
È quanto prevede l’ordinanza 45 di ieri, 20 maggio 2020, del presidente della Regione Calabria, Jole Santelli: “Urgenti misure per assicurare la corretta gestione dei rifiuti urbani anche correlate alla prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19”.
Una notizia che pare stia provocando più di qualche fibrillazione tra gli amministratori del territorio: nessuno vuole una discarica nel suo paese. Ma il sistema rifiuti in Calabria è al collasso.
L’ordinanza della Santelli è corposa e tiene conto della necessità di “dare impulso all’utilizzo di tutte le volumetrie pubbliche immediatamente disponibili sul territorio regionale, disponendone contemporaneamente, a conclusione dei conferimenti, la chiusura definitiva, al fine di fare fronte all’emergenza in atto che, per la mancanza di siti di smaltimento, ha provocato il completo blocco di tutta la filiera del ciclo dei rifiuti urbani, con l’interruzione della raccolta nei territori comunali”.
Serve, insomma nuovo spazio per i rifiuti dato che in tutta la Calabria si registra penuria di siti nei quali smaltire quanto prodotto dagli impianti di trattamento pubblici e privati convenzionati.
Una quota – riporta lo stesso documento – “pari a circa il 50% del rifiuto urbano trattato”. Negli impianti di trattamento in funzione arrivano quotidianamente 1600 tonnellate di indifferenziato e organico, ma dopo il trattamento 800 tonnellate di scarti di lavorazione “devono essere smaltiti in discarica con continuità, per permettere la regolare accettazione dei rifiuti conferiti dai comuni calabresi.
I siti attualmente utilizzabili sono in via di esaurimento come nel caso della discarica privata per rifiuti non pericolosi in località Columbra di Crotone, aperta fino al 30 giugno 2020.
Molte altre discariche calabresi sono già esaurite o ferme perché commissariate o prive di autorizzazioni.