Si è arresa intorno alle alle 8 e 30 e ha aperto la porta ai carabinieri. Nessuna conseguenza fisica per l’anziano. E’ accusata di sequestro di persona, resistenza e minaccia aggravata.
SANTA MARIA DEL CEDRO – Intorno alle 8 e 30 di questa mattina i carabinieri della Squadra operativa di supporto si sono introdotti nell’appartamento nel quale la donna moldava si era barricata sin dalle 19 e 30 del giorno precedente, e l’hanno arrestata.
La donna si è arresa, sfinita dopo una nottata di veglia e tensione, e ha deciso di aprire la porta ai militari. Dopo le cure dei sanitari del 118 è stata condotta all’interno della stazione dei carabinieri di Santa Maria del Cedro, distane pochi metri.
Qui è rimasta per diverse ore per le pratiche di rito e per essere sentita, anche grazie all’intervento di una persona come interprete.
Poi, intorno alle 14 e 30, ha lasciato la caserma (foto) per essere messa a disposizione della Procura della Repubblica di Paola.
Le ipotesi di reato sono sequestro di persona, resistenza a pubblico ufficiale e minaccia aggravata.
I carabinieri hanno tentato per tutta la notte di convincere Ana, questo il nome della donna di origini moldave di 50 anni, a desistere dal suo intento.
Armata di fucile e coltello minacciava di uccidersi e non lasciava avvicinare nessuno all’abitazione di Santa Maria del Cedro di un anziano del posto di 88 anni, del quale era la badante da alcuni mesi.
Non ci sono state conseguenze per l’uomo che – come appreso sul posto – deteneva legalmente l’arma da fuoco.
Più volte, nella notte, i carabinieri si sono accertati di questa circostanza. Ana non ha mai mostrato la volontà di fargli del male.
La donna – come vi abbiamo raccontato – non ha chiarito ai mediatori dell’Arma il motivo del suo gesto, ma a detta di alcune persone che la conoscono starebbe vivendo un periodo di forti difficoltà.