Reati contestati anche a un tecnico comunale e a un imprenditore del settore. Tagliate 300 piante in località Monticello del Principe.
ROSE – Il sindaco del Comune di Rose, Roberto Barbieri, il titolare di una ditta boschiva e il responsabile del settore tecnico comunale sono stati denuciati dai carabinieri forestali per il taglio non autorizzato di 300 piante di alto fusto.
Ora, dovranno rispondere a vario titolo di furto di legname, taglio di piante non autorizzato in area vincolata e deturpamento e distruzione di bellezze naturali. Elevata inoltre una sanzione amministrativa di 26 mila euro.
Le irregolarità sono state accertate dai forestali di San Pietro in Guarano in località Monticello del Principe, area questa in parte di proprietà del demanio regionale e in parte comunale.
La zona – informano dall’Arma – era stata “percorsa da un vasto incendio nel 2017 con la distruzione di circa 2500 ettari di bosco.
A seguito di un controllo si è accertato che in due aree distinte di questa zona sono state tagliate piante di alto fusto di abete e pino laricio. In particolare 93 piante di abete di Douglas e 202 di Pino laricio con diametro variabile da 25 a 80 centimetri.
Da successive indagini effettuate dalla stazione carabinieri forestale, è emerso che il taglio delle piante è stato realizzato in assenza delle necessarie autorizzazioni da una dita boschiva di Luzzi su incarico del Comune di Rose con la motivazione che a seguito dell’incendio gli alberi erano pericolanti.
Le prescrizioni di massima forestale della Regione Calabria per i boschi danneggiati dal fuoco prevedono norme e autorizzazioni ben precise che in questo caso non sono state richieste e rispettate.
Per tale motivo si è proceduto al sequestro delle ceppaie e alla denuncia degli indagati”.