Alla memoria dell’ex vescovo di San Marco Argentano Scalea la “Fraterna Domus”, sede estiva del seminario a Grisolia.

Dopo lo sfogo raccolto da Infopinione di una nipote di monsignor Crusco, tramite una nota stampa inviataci dall’ufficio diocesano Comunicazioni sociali, la diocesi San Marco Argentano – Scalea ha voluto sottolineare la propria attenzione “verso la figura del compianto predecessore, Domenico Crusco“.
Il riferimento è alla costituzione in suo nome della “Fraterna domus” di Grisolia da parte di monsignor Leonardo Bonanno.
L’edificio, ex asilo parrocchiale, oggi è sede estiva del Seminario diocesano, dove svolgere incontri spirituali, culturali e vacanze.
Inoltre, l’ufficio Comunicazione ha ricordato come, sempre di recente, l’attuale vescovo si sia fatto interprete del cordoglio che ha colpito la diocesi in occasione della scomparsa di suor Zonifa Comilang, molto vicina a don Domenico Crusco.
La suora aveva prestato servizio al suo fianco anche quando il compianto vescovo era a capo della diocesi di Oppido Mamertina e lo aveva seguito per tutto il suo cammino pastorale nella diocesi di San Marco Argentano-Scalea.
“Nessuno aveva ordinato o consigliato al vescovo di avere questi pensieri delicati – si legge nella nota stampa inviataci -.
Per quanto riguarda la lapide messa in grande evidenza nel citato articolo – prosegue lo scritto -, il vescovo non la ricordava nemmeno essendo stata collocata in alto su una parete della Basilica del Pettoruto, quindi poco leggibile.
Questa è la verità di chi vive con distacco da alcune boriose presunzioni, giudizi affrettati e guarda con delicata premura alle persone, specialmente all’interno della Chiesa“.
