Ogni ostacolo posto sul corso d’acqua diminuisce l’apporto di materiale sulla spiaggia. Ma le colate di cemento sono partite.

Amministrazioni regionali e comunali, enti di bacino, associazioni, cittadini e persino la stampa se ne sono accorte con ritardo: è iniziata la realizzazione di una nuova centrale elettrica sul corso del fiume Noce.
Alcune sono già state realizzate, una di queste è in fase di lavorazione nel tratto del comune di Trecchina.

Hanno la patente di opere per la produzione di energia pulita, questo va chiarito, ma più voci, ora, sostengono che forse non si sono valutate tutte le possibili conseguenze ambientali.
I lettori di queste pagine sanno quanto ci si è spesi in inchiostro sui fatti di San Sago. O meglio, sulla nota (?) vicenda, anche giudiziaria, che ha riguardato l’impianto di smaltimento di rifiuti liquidi, pericolosi e non, sorto nella località di Tortora a due passi dal Noce.
Ora, come detto, più voci sollevano l’attenzione su queste opere. Oltre a sigle ambientaliste, le ultime ad alzarsi sono quelle di Daniele Stoppelli e Toni Iorio, rispettivamente i sindaci di Maratea e Tortora.
Ovvero i due comuni, uno lucano e l’altro calabrese, che dal fiume Noce sono sperati e che inglobano nei rispettivi territori le due sponde. Lucana, quella Nord, calabrese quella meridionale.
Si attende ora la voce degli altri comuni, tutti lucani, interessati dal corso del Noce: da Trecchina, dove come detto è in fase di realizzazione il nuovo impianto, a salire: Lauria, Rivello e fino a Lagonegro.
Ci sono privati che hanno ottenuto concessioni dalle regioni e autorità di settore ai quali i due sindaci prima citati chiedono chiarezza.
“Temiamo per l’ecosistema e per l’economia dei nostri luoghi” dicono Stoppelli e Iorio.
I cittadini del comune calabrese, in particolare gli imprenditori balneari, sanno bene quali conseguenze opere fisiche sul fiume hanno avuto sul loro “luogo d lavoro“: la spiaggia.
Tutto ciò che rallenta l’acqua si traduce in minore apporto di materiale alla spiaggia che, anche per altri fenomeni naturali, si accorcia di anno in anno. È l’annosa questione dell’erosione costiera.
Non dovesse bastare, Stoppelli e Iorio rincarano la dose: “Questi lavori si aggiungono a progetti già completati e altri in programma. Sono opere che seppur producono energia pulita dall’altro provocano danni inquantificabili al territorio”.
Insomma: opere che cozzano invece con gli impegni economici, per svariati milioni di euro, presi per la protezione delle coste stesse e degli abitati a esse prossimi.
Le premesse per una nuova battaglia ambientale a difesa del fiume Noce sembrano esserci tutte.

Hanno costruito una “muraglia cinese” in località Saponara del Comune di Trecchina (ad un tiro di schioppo da Maratea) ed il sindaco Daniele Stoppelli non si è accorto di nulla?
Ed anche il nuovo sindaco di Tortora Antonio Iorio non sapeva nulla?
Solo adesso si fanno sentire?
Non credo l’abbiano costruita in una notte.