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Operazione Re Nudo: i dettagli e i reati contestati

Ampio giro di certificati falsi per pensioni, patenti e decessi dagli uffici Asp del Tirreno cosentino. Coinvolte scuole guide e onoranze funebri.

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Associazione per delinquere, falsità materiale e ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, truffa aggravata ai danni dello Stato per il conseguimento di erogazioni pubbliche, concussione, corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità.

Sono questi i reati contestati alle 9 persone arrestate questa mattina a Scalea, Praia a Mare, Diamante, Bonifati, Santa Maria del Cedro e Maratea nell’ambito dell’operazione Re Nudo.

Avviata dalla Direzione distrettuale antimafia e proseguita dalla Procura di Paola, alla quale è stato anche destinato un magistrato da Catanzaro, l’attività ha condotto all’ordinanza del Gip di Paola.

All’alba di oggi, i carabinieri della compagnia di Scalea comandata da Andrea Massari che hanno svolto parte delle indagini, hanno eseguito 9 misure di custodia cautelare, di cui 3 in carcere e 6 agli arresti domiciliari.

Tra gli arrestati – come anticipato da queste pagine – figura Mario Russo, medico dipendente dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza e ex sindaco del Comune di Scalea.

Gli investigatori informano che le indagini sono partite dall’Antimafia subito dopo la nota operazione Plinius 2 ed è stato scelto il nome “Re Nudo” perché si sono incentrate, da subito “sulla figura di un medico legale“, in servizio nel distretto Tirreno dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza.

Lo stesso “ha mercificato la sua funzione – dicono i carabinieri – piegandola anche a fini personali e ha posto in essere, con altri indagati, un rilevante numero di illeciti inerenti le visite per l’accertamento dell’invalidità e dell’handicap di cui alla Legge 104/94, le visite per il rilascio-rinnovo delle patenti di guida e le visite per il rilascio di certificati di idoneità per la detenzione ed il porto di armi“.

Insomma, dalle intercettazioni telefoniche, ambientali e informatiche sugli indagati è emerso “un radicato e diffuso sistema di corruzione nella sanità pubblica del Tirreno cosentino, che si reggeva sulla figura proprio del predetto medico legale”.

Gli illeciti riscontrati sono stati così sintetizzati dai carabinieri.

Reati commessi nell’ambito della Commissione per l’accertamento dell’invalidità e dell’handicap di Diamante.

Reati commessi nell’ambito dell’attività di medico certificatore per il rinnovo delle patenti di guida dell’Asp di Scalea

Illeciti in materia di visite necroscopiche

L’ordinanza del Gip ha previsto anche 5 misure interdittive della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio o servizio con divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale.

Dalle investigazioni è emerso il coinvolgimento di tre ditte di onoranze funebri attive sul Tirreno cosentino, e di 5 autoscuole, di cui una a Maratea, in provincia di Potenza.

Le prime “sono state sospese dall’esercizio commerciale con divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale” riferiscono dall’Arma.

Mentre per le scuole guida coinvolte è stato disposto il sequestro preventivo con interdizione dell’esercizio dell’attività.

Come anticipato, “sono stati operati numerosi sequestri preventivi diretti o per equivalente sul profitto dei reati di concussione, corruzione e induzione indebita a dare o promettere utilità, su ratei di pensione indebitamente percepiti e sul profitto percepito per i reati di truffa aggravata, per un totale complessivo di 635.604 euro“.

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About Pierina Ferraguto

Giornalista pubblicista dal 2013. Laureata in Filosofia e scienze della comunicazione e della conoscenza all'Università della Calabria. Dal 2006 al 2008 lavora come stagista nella redazione di Legnano de Il Giorno. In Calabria lavora con testate regionali di carta stampata e televisive.

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