Con l’Asp che non aggiorna più sui dati comunali e il naufragio del bollettino dell’amministrazione, resta solo… Whatsapp.
Zero informazioni ufficiali sulla diffusione del Covid-19 nel Comune di Praia a Mare.
Una circostanza che da tempo viene fatta notare nella Città dell’Isola Dino.
Da molto tempo l’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza ha interrotto l’aggiornamento quotidiano dei dati del contagio “comune per comune”.
Su questa decisione, di certo ha pesato l’eccessivo carico della seconda ondata a fronte di personale non sufficiente nei laboratori analisi, nelle Unità speciali di continuità assistenziale e nelle ramificazioni del dipartimento Prevenzione.
La conseguenza è che gli aggiornamenti sono diventati “pane quotidiano” per le amministrazioni comunali, come avevamo scritto qui a novembre scorso.
Ma già allora avevamo raccolto le lamentele dei cittadini circa la mancanza di comunicazione da parte dell’amministrazione comunale di Praia a Mare che, poco dopo, ha annunciato la diffusione di un bollettino settimanale.
Quella promessa, poi, è stata mantenuta una sola volta, il 21 novembre. Poi più niente.
Da allora, dunque, i cittadini di Praia a Mare interessati a conoscere lo stato della diffusione del Covid-19 in città non hanno altro appiglio che alcuni canali informativi del tutto non ufficiali.
Proprio come le chat social e Whatsapp: strumenti molto utili, ma al tempo stesso nocivi se l’argomento è qualcosa che, proprio come la pandemia, può ingenerare allarmismo spesso infondato.
Di questo stato di cose si è accorto anche il consigliere di minoranza del Comune di Praia a Mare, Antonino De Lorenzo, che con uno scritto prova a smuovere le acque.
“Due sono le ipotesi – scrive -: o siamo davvero una Città No Covid oppure c’è una precisa volontà di lasciare tutti noi nella totale disinformazione, in cui trovano largo consumo le notizie dei gruppi WhatsApp o il sentito dire.
Purtroppo, prosegue De Lorenzo – sappiamo con certezza che anche Praia a Mare non è immune dai contagi e proprio per questo non riusciamo a capire questo silenzio.
Siamo passati dagli ‘sbarramenti’ con il resto del mondo al completo menefreghismo e la conseguenza che io noto è che prevale è un atteggiamento di totale lassismo.
Ma l’informazione – conclude – è dovuta. L’amministrazione non può esimersi dal rispondere a una legittima esigenza dei cittadini: sapere da fonti ufficiali e non da pettegolezzi di strada cosa avviene nel proprio paese”.

Io di questa sanità negata sotto tutti i punti di vista non so che farmene. Come fanno a diramare bollettini se non fanno tamponi.?