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Tortora, 17 postivi in Rsa: cinque pazienti trasferiti a Cetraro

In alcuni ospiti della “Fonte Venere” si sono manifestati i primi lievi sintomi del Covid. Oggi, altri 4 operatori sono risultati positivi ai test.


In cinque pazienti della Residenza sanitaria per anziani “Fonte Venere” di Tortora sono insorti i primi lievi sintomi del Coronavirus e la direzione della struttura ha disposto il loro trasferimento al centro Covid dell’ospedale di Cetraro.

Nei giorni scorsi è salita l’allerta sulle condizioni di ospiti e personale della Rsa tortorese dopo che un operatore della stessa è risultato positivo al Covid-19.

Di conseguenza, è stato predisposto uno screening sui colleghi e, soprattutto, sugli ospiti della struttura.

I primi risultati avevano lasciato ben sperare: un solo paziente contagiato.

Ma nelle ultime 24 ore il contagio ha subito una impennata, man mano che sono giunti gli esiti di altri test. Tra questi la positività di altri 4 operatori sanitari riscontrata proprio oggi.

In totale, dunque, alla Fonte Venere i positivi risultano essere 17: dodici pazienti e 5 operatori.

Questi numeri potrebbero essere destinati a crescere. Ne è convinto Pasquale Petrucci, direttore sanitario della Rsa, che abbiamo sentito oggi.

“Non sono soddisfatto – ci ha detto -, voglio che vengano eseguiti nuovi test molecolari, anche su chi è stato già testato, perché sono convinto che il contagio si sta diffondendo ulteriormente“, ci ha detto.

Tortora Rsa Fonte Venere

La direzione, inoltre, ci spiega di aver preso tutte le misure del caso, di star monitorando continuamente l’evolversi della vicenda e spiega anche i limiti della struttura stessa di fronte a questa emergenza.

“Abbiamo subito attivato il centro Covid dell’ospedale Iannelli di Cetraro – ci ha riferito Petrucci -, dove stiamo trasferendo 5 nostri ospiti. Sono pazienti che hanno manifestato i sintomi classici dell’infezione, tosse e febbre, seppur in forma molto lieve.

Nessuno di loro è grave – ha aggiunto -, ma quelli con sintomi iniziali è opportuno vadano al centro Covid per essere meglio monitorati.

Saranno sottoposti subito a Tac toracica, per indagare su possibili conseguenze ai polmoni, e inizieranno le terapie del caso.

La Fonte Venere è una casa di riposo – ha poi precisato -, non idonea a trattare questi casi. Tuttavia, ripeto: abbiamo attivato tutte le procedure previste e ci siamo rapportati immediatamente con le strutture sanitarie del territorio”.

Come il già citato Centro Covid di Cetraro, appunto, e le Unità speciali di continuità assistenziale (Usca, ndr) che hanno operato oggi nella Rsa e che faranno lo stesso anche nei giorni a seguire.

A Petrucci abbiamo poi chiesto di spiegarci come tutto questo sia potuto succedere.

“C’è da fare subito una considerazione – ci ha detto il dirigente -: è successo qui, come poteva capitare ovunque e come in effetti è successo in altre strutture in tutta Italia.

Noi abbiamo sempre adottato, anche nella prima ondata, tutte le precauzioni necessarie, vietando perfino le visite dei parenti. Ma, purtroppo, tutto è partito da un operatore sanitario risultato contagiato.

È successo qualcosa che non doveva avvenire, ma stiamo parlando delle conseguenze di un atto assolutamente involontario”.

Come detto, ora sono 5 gli addetti all’assistenza che risultano positivi, asintomatici e che sono posti in isolamento.

“Contemporaneamente al trasferimento dei pazienti con sintomi – ha concluso Petrucci – e con tutte le precauzioni necessarie, stiamo già assumendo nuovo personale per garantire la cura e l’assistenza ai nostri ospiti”.


About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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