La Giunta: Ambiti territoriali pubblicheranno avvisi di selezione. Obbiettivo limitare i danni all’agricoltura e il pericolo per i cittadini.

La Regione Basilicata ha approvato il “Piano di abbattimento selettivo e controllo della specie cinghiale”.
Il documento si avvale del parare favorevole dell’Ispra e sarà strumento per fronteggiare l’espansione numerica della specie. Dunque per limitare i danni all’agricoltura e il pericolo per i cittadini a seguito della loro presenza vicino ai centri abitati.
“Spetterà agli Ambiti territoriali di caccia competenti per territorio – ha spiegato l’assessore regionale all’Agricoltura, Francesco Fanelli – la pubblicazione degli avvisi di selezione degli operatori abilitati all’esercizio del prelievo del cinghiale, esclusivamente per il reclutamento dei neo abilitati al prelievo selettivo.
Entro 10 giorni gli Atc dovranno dare applicazione a quanto previsto nel Piano e nei disciplinari impiegando gli operatori inseriti negli elenchi degli opratori che abbiano già partecipato alle attività di prelievo nelle stagioni venatorie precedenti, senza alcuna richiesta e versamento aggiuntivo.
Gli Atc dovranno inoltre trasmettere al competente ufficio della Regione con cadenza mensile una relazione dettagliata indicando il numero dei capi abbattuti e l’entità dei danni all’agricoltura causati dalla specie cinghiale suddivisi per Comune”.
Le attività di prelievo selettivo dei cinghiali potranno essere svolte, per l’anno 2021, tutti i giorni della settimana ad eccezione del lunedì, martedì, venerdì, prelevando 5.600 capi secondo la ripartizione riportata nel piano che prevede anche la possibilità del prelievo di urgenza o su chiamata.
La Giunta regionale ha inoltre deciso di prorogare di dieci giorni, dal 21 al 31 gennaio 2021, la data di chiusura dell’attività venatoria per le specie beccaccia, tordo bottaccio, tordo sassello e cesena.
Accolta dunque la specifica richiesta delle associazioni di caccia a seguito della sospensione della caccia per l’emergenza Covid-19.
