Su proposta di Acli Terra Calabria nasce una comunità che aggrega operatori sociali e imprenditori interessati alla valorizzazione alimentare.

E’ nata la Comunità dei grani antichi e dei mulini a pietra.
La proposta arriva da Acli Terra. Si propone la promozione, la valorizzazione dei grani e semi antichi e dei mulini storici a pietra attivi.
E ancora: dei forni civici, comunali e di comunità, dei grani identitari delle produzioni sostenibili, la produzione tradizionale delle farine e la valorizzazione dell’alimentazione e della dieta mediterranea.

“Grazie a questo importante organismo associativo – dicono i promotori – si farà nascere un impianto socio-economico con brand dei grani e dei mulini a pietra, sviluppando di conseguenza economia e nuovo lavoro”.
A coordinare i lavori dell’associazione saranno il presidente Umberto Salatino, il vice presidente Valerio Caparelli, il tesoriere Antonio Di Cello e il segretario Andrea Casile.
Il gruppo costituente della Comunità è composto anche da: Giuseppe Campisi, Santina Bruno, Vittoria Caputo, Giorgio Durante, Vincenzo Serra, Giuseppe Panarello, Romolo Piscioneri, Piero Renda e Giovanni Villella.
“Oltre ai principali obiettivi statutari – ancora Acli Terra -, considerando il rispetto del territorio e l’agro-biodiversità a rischio di estinzione ed erosione genetica, oltre la produzione delle farine di alta qualità macinate a pietra, rafforzando la valorizzazione di una sana e salutare alimentazione e della dieta mediterranea, i componenti si propongono di promuovere un’agricoltura sociale-sostenibile.
Con il contributo dei suoi qualificati associati, la Comunità si impegnerà a promuovere e realizzare la costituzione in rete dei mulini storici a pietra di Calabria con più di 100 anni o che siano in attività dal terzo passaggio generazionale, finalizzata alla crescita di un’economia locale di comunità, e a favorire la nascita di un monte dei semi, luogo di custodia e tutela, attraverso il quale moltiplicare la conservazione, l’inventario e la divulgazione e la qualità dei semi, quale patrimonio e bene culturale.

Non secondario come obiettivo da perseguire, si punterà alla costituzione di una filiera-consorzio regionale dei prodotti da forno, pane, pasta, antiche varietà di grani locali tradizionali e/o biologici, nonché un marchio regionale identitario con relativo disciplinare unico della produzione che impegni la filiera delle aziende agricole, mulini a pietra, pastifici, panifici e biscottifici.
L’associazione intende promuovere l’economia locale sostenibile delle aree interne, attraverso l’autoimprenditoria agricola e artigianale, pensando alla creazione di nuove opportunità lavorative attraverso l’impresa artigiana e il recupero di antichi mestieri.
Tra gli obbiettivi, anche sensibilizzare la collettività, in particolare le nuove generazioni, ad una corretta alimentazione e al consumo di prodotti locali, anche in collaborazione con gli istituti scolastici.
Strutturare e attivare azioni, finalizzate allo sviluppo socio-economico del territorio, partecipando alla nascita dei Distretti del Cibo. s
Sostenere i processi di internazionalizzazione delle aziende e delle produzioni e il censimento sui mulini a pietra in Calabria.
Accompagnare l’organizzazione di attività formative e seminariali in materia di marketing enogastronomico, urbano e territoriale attraverso il cibo di qualità.
Promuovere la creazione di un sistema ecomuseale del grano, dei semi, del pane e dei mulini, favorire una mirata azione produttiva, facendo uso di semi e sementi per mitigare lo spopolamento delle aree interne e marginali.
Sottoscrivere patti con comuni, strutture territoriali delle aziende sanitarie, Università e Istituti di Ricerca, nonché con Istituti Tecnici Superiori e Distretti del Cibo che abbiano attinenza con le finalità dell’associazione, in particolare per preservare la biodiversità, l’ambiente, la salute umana e animale”.
