Un itinerario inserto nel sistema europeo del cicloturismo. Parte da Lagonegro, passa in Riviera dei Cedri e arriva in Sicilia.

Turismo o cicloturismo in Calabria, Basilicata e Sicilia? È possibile con la Ciclovia della Magna Grecia.
Lanciata nel 2019, l’infrastruttura si trova nella fase in cui si sta lavorando al progetto di fattibilità tecnico economica, superata la quale si inizierà a realizzarla, presumibilmente entro giugno 2022.
Essa è parte integrante degli itinerari ciclabili di lunga percorrenza d’Europa, rappresentando la parte terminale di Eurovelo 7, che attraversa il Vecchio continente per circa 7 mila 400 chilometri da Nord a Sud.
Ovvero, da Capo Nord in Norvegia fino all’isola di Malta nel Mediterraneo, passando per Finlandia, Svezia, Danimarca, Germania, Repubblica Ceca, Austria e, ovviamente, Italia.
Nello Stivale la Ciclovia della Magna Grecia si inserirà tra le 10 piste ciclabili del sistema nazionale delle ciclovie turistiche.
Infine, a livello regionale, va a inserirsi a seconda dei territori attraversati, nella progettazione dell’ambito Trasporti.
Il percorso della Ciclovia della Magna Grecia

Nello specifico, attraversando tre regioni per circa 1.130 chilometri, conterrà una interessante varietà di paesaggi, luoghi, culture e tradizioni oltre a consentire di entrare in contatto con le popolazioni che abitano i territori e la loro cucina e gastronomia.
Ecco come è strutturata:
- Basilicata, partendo da Lagonegro, 100 chilometri di cui 60 sul versante ionico e i restanti sul versante tirrenico lucano.
- Calabria, oltre 800 chilometri ottenuti sommando i circa 465 sul Mar Ionio, 305 sul Tirreno calabrese (Riviera dei Cedri e Tirreno cosentino) e 30 chilometri sulla trasversale tra i due territori.
- Sicilia, 230 chilometri interamente lungo il versante ionico dell’isola e fino all’arrivo, previsto a Pachino, in provincia di Siracusa.
Questo percorso interregionale è già stato definito come “autostrada delle biciclette” e la sua concretizzazione è attesa con interesse dagli appassionati di turismo in bicicletta, oltre che dai territori stessi, pronti a beneficiare delle ricadute sull’economia.
