C’è attesa per le nuove ordinanze di Speranza. Al via vaccini nelle scuole calabresi, ma non si sa quando. In Lucania accertata variante Inglese.

Calabria e Basilicata dovrebbero mantenere lo status di regioni in Area Gialla quando, a giorni, il ministro della Salute, Roberto Speranza, emanerà nuove ordinanze.
Secondo le anticipazioni fornite da fonti di stampa “mezza Italia” dovrebbe invece colorarsi di arancione come lo sono, attualmente, Abruzzo, Liguria, Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento e Umbria.
A rischio Lombardia (4 comuni sono in lockdown), Emilia-Romagna, Lazio, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Marche.
Si attende, insomma, che vengano assunte le nuove misure che dovrebbero entrare in vigore a partire dalla prossima settimana. Il decreto che vieta lo spostamento tra regioni, infatti, scade il 25 febbraio.
Insomma, dovrebbero restare gialle, con tutte le altre, Calabria e Basilicata. Qui, ieri, sono stati però accertati 4 casi della cosiddetta variante inglese del Covid.
Si tratta di appartenenti allo stesso nucleo familiare, residenti a Corleto Perticara, ma che in realtà vivono in Inghilterra, da dove erano venuti per trascorrere le feste natalizie e dove, dopo essere guariti, sono tornati.
Nella Punta dello Stivale la Regione, dopo gli annunci della settimana scorsa, non si ha ancora una data precisa sull’inizio delle somministrazioni del vaccino a ultra 80enni e personale scolastico.
Per questi ultimi “inizierà dalla settimana prossima”, ha fatto sapere Spirlì in maniera generica. “Cominceremo a vaccinare da lunedì o mercoledì – ha poi precisato -“.
Incertezza anche sulle modalità di chiusura degli istituti scolastici nel periodo di vaccinazione di insegnanti e personale di supporto. Il governatore leghista ha parlato di 2 o 3 settimane, durante le quali si dovrebbe svolgere Didattica a distanza.
Non molto convinti di queste modalità si sono detti invece i sindacati di categoria. Questi hanno proposto che “la sospensione delle attività didattiche in presenza non avvenga in maniera preventiva e generalizzata per un periodo pari a 15 giorni, ma che sia mirata a periodi minimi, e comunque strettamente necessari”.
