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Scalea, benzina e accendino davanti casa dell’assessore Luigi Russo

L’intimidazione avvenuta nella notte tra sabato e domenica scorsi è stata denunciata dal sindaco Perrotta in una diretta Facebook.

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Una bottiglia di benzina e un accendino lasciati davanti al cancello di casa dell’assessore Luigi Russo del Comune di Scalea e in città si torna a respirare una brutta aria.

Tanto da spingere l’amministrazione comunale a denunciare pubblicamente quanto avvenuto.

Tutti devono sapere“, ha detto poco fa nel corso di una videodiretta su Facebook il sindaco, Giacomo Perrotta, che ha parlato di grave atto intimidatorio.

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Attenzione: immagine ricostruita e non corrispondente alla realtà

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“Ora – ha detto – si è superato ogni limiti accettabile. Che ne nessuno mi venga a dire che si tratta di una ragazzata o di una cosa di poco conto.

Voglio esprimere profondo sdegno per il vile atto intimidatorio a danno dell’assessore Luigi Russo e desidero esprimere la massima solidarietà, mia personale, di tutta la giunta municipale e dell’intera maggioranza.

L’episodio verificatosi colpisce un assessore, ma colpisce in modo inqualificabile l’istituzione democratica. Si tratta di un atto vile, inconcepibile, da condannare con fermezza senza se e senza ma.

Abbiamo certezza che le autorità inquirenti, nelle quali deponiamo la massima fiducia, faranno luce rapidamente su questo ignobile episodio.

Siamo certi che le istituzioni, ai vari livelli, contribuiranno tutte a fronteggiare in modo netto, incisivo e compatto situazioni come quella verificatasi. Episodio gravissimo, che non ci destabilizzerà in nessun modo.

Ritengo che dinanzi alla viltà che caratterizza ogni atto violento – ha proseguito Giacomo Perrotta -, rivolto nei confronti di chiunque, indipendentemente dal fatto se la vittima ricopra o meno una carica istituzionale, in una società civile, si debba rispondere con assoluto e convinto atto di condanna.

Alla violenza, da chiunque perpetrata e da qualsiasi possibile motivo scaturita non va concesso mai il benché minimo spazio per elaborare distinguo o, ancora peggio, superficiali interpretazioni.

Concedere spazi alla violenza ed ai suoi artefici ci priva consapevolmente dei propri vitali spazi di civiltà e democrazia.

Quando l’esercizio sacrosanto e costituzionalmente garantito del diritto di critica, travalica i propri confini e diventa quotidiana calunnia e offesa, si ottiene, come risultato, quello di offrire una valida sponda motivazionale a gesti simili.

Chi lo ha smarrito, recuperi il senso di responsabilità ed il rispetto per le persone.

E noi, che rappresentiamo le istituzioni locali, abbiamo il preciso compito di lanciare, uniti e compatti, ai nostri concittadini proprio questo inequivocabile messaggio.

Mi preme sottolineare questo aspetto perché come primo cittadino sento la responsabilità, una responsabilità che sono certo in questo caso tutti voi condividete con me, di rappresentare molte volte, nei nostri naturali contrasti politici, anche un modello comportamentale per i nostri concittadini.

È nostro dovere chiarire che la democrazia dialettica, sebbene esercitata in modo netto, deciso e forte da posizioni politicamente diverse, non legittima nessuno a manifestare, fuori dalle sedi preposte, la propria posizione con azioni violente o atti volti ad intimidire.

Il barbaro atto che ha colpito l’assessore Russo tocca tutti noi, come rappresentanti istituzionali e come scaleoti.

Come rappresentanti istituzionali rinnoviamo la nostra assoluta fiducia negli organi inquirenti, gli unici, per quanto ci riguarda, deputati a fare chiarezza sull’incivile atto che ci ha reso immeritatamente protagonisti.

A noi resta solo, nel rispetto dei ruoli e con maggiore determinazione di prima, di continuare a rappresentare degnamente le istituzioni, al fine di difenderle dal rischio di disastrose derive ed evitare che la democrazia e la libertà vengano spazzate via dal vento dell’inciviltà e della violenza.

Andremo avanti, forti dei valori alla base del nostro impegno pubblico, verso la democrazia e la lotta ad ogni forma di devianza sociale.

Siamo certi che la maggior parte della popolazione è e sarà dalla parte della legalità.

Scalea – ha concluso il suo intervento il sindaco – è formata per la maggior parte di persone oneste e laboriose e non si devono confondere queste persone con questa sparuta minoranza di delinquenti. Non permetteremo a nessuno di portare indietro questa città”.

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