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Mare Pulito, ecco perché Praia a Mare non ha aderito suscitando lo sdegno dell’associazione

Reazione al diniego del sindaco Antonio Praticò al protocollo. L’ente non riconosce il ruolo di “Salviamo il Tirreno cosentino”.

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Il primo cittadino di Praia a Mare, Antonio Praticò, ha reso noto di non voler firmare il protocollo Mare Pulito, stilato dalla provincia di Cosenza insieme agli altri sindaci del Tirreno“.

È quanto scrivono dalla loro Pagina Facebook i componenti dell’associazione Mare Pulito – Salviamo il Tirreno cosentino.

Sin dall’inizio delle loro attività, volte alla salvaguardia della risorsa marina in chiave ambientale e turistica, i membri del comitato avevano lamentato il silenzio da parte dell’amministrazione comunale praiese ai loro inviti.

Praticò – dicono – è stato “l’unico che, minimizzando il problema dell’inquinamento del mare, aveva deciso di non prendere parte al dibattito tra i sindaci della costa organizzato in diretta streaming lo scorso 26 febbraio.

Il sindaco Praticò lamenta la presenza, all’interno del protocollo, della nostra associazione, sostenendo che non abbia una rappresentanza legale.

Ma, se solo avesse letto meglio il documento, si sarebbe reso conto che questo è falso.

Mare Pulito è un’associazione apartitica e indipendente, regolarmente costituita e legalmente rappresentata, e nasce da semplici cittadini che chiedono e pretendono dai sindaci la tutela del mare che amministrano”.

Il protocollo in questione prevede una gestione trasparente dei depuratori e l’individuazione insieme alla guardia costiera degli scarichi abusivi.

“Il sindaco Praticò – commenta ancora Mare Pulito -, eletto con 2819 voti nella lista civica Amare Praia, dimostra di amare davvero poco la città che amministra.

Ci auguriamo, forti anche del recente supporto al protocollo dato dall’assessorato all’Ambiente della Regione Calabria, Sergio De Caprio, che il primo cittadino di Praia a Mare torni sui suoi passi e decida, nel rispetto che deve ai suoi concittadini, di rendere trasparente la gestione del depuratore e degli scarichi fognari del suo comune.

Specie considerando che recenti dati Apacal riportano spesso, nella zona del canale Fiumarella acque non conformi alla balneazione.

È dal 2015 che il sindaco non comunica i dati sullo smaltimento dei rifiuti prodotti dalla depurazione, cosa riportata anche dal sito della regione”.

Lo scorso 7 aprile, in un documento di riscontro alle richieste firmato da Antonio Praticò, viene effettivamente disconosciuta la validità dell’inclusione di Mare Pulito all’interno del protocollo d’intesa.

Non viene soprattutto riconosciuto all’associazione il ruolo tecnico di controllo sulla bontà dell’acqua del mare oltre che di pareri e ricerca scientifica, a differenza di Arpacal, guardia costiera, forze di polizia locale e delle università calabresi.

Quanto alla trasparenza sui dati dei depuratori, Praticò ricorda che ciò avviene da anni, come per legge, con le comunicazioni periodiche alla Provincia di Cosenza.

Sulla rete fognaria – aggiunge – la competenza dei controlli è garantita dai rispettivi comuni, che ne detengono la competenza.

Il primo cittadino di Praia a Mare considera poi “anomali” quegli articoli del protocollo che sembrerebbero “scavalcare” le competenze di istituzioni come la guardia costiera e l’Arpacal o dei comuni stessi.

Infine, un passaggio è dedicato alla “fioritura algale” e Praticò ricorda che questo fenomeno è notoriamente legato alle “alte temperature per effetto dei cambiamenti climatici” e che l’ente praiese adotta già un protocollo volto a limitarne – se necessario – la portata.

“Risulta invece – conclude Praticò – inconcludente, farraginoso, costoso e improduttivo il protocollo proposto dal presidente della Provincia di Cosenza che riduce le competenze dei comuni e degli enti di controllo a favore di una non meglio identificata associazione, che sostituisce o si sovrappone alle competenze dei singoli comuni”.

Questi, dunque, i motivi per i quali il Comune di Praia a Mare non ha aderito al protocollo.

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About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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