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Praia a Mare, Zero risposte nel merito da chi vuole governare

De Lorenzo: Chi dice di amministrare tace alle interrogazioni. Stagione balneare già partita e con la permalosità non si governa.

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Quesiti posti? Molti. Risposte ricevute? Zero. Reazioni agli stimoli? Una: permalosità marcata causa attacca al bilancio approvato, ma nessuna risposta nel merito ai rilievi sollevati.

Antonino De Lorenzo, consigliere di opposizione nel Consiglio comunale di Praia a Mare, sintetizza in poche righe l’andazzo dell’amministrazione a cura della maggioranza.

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Con il sindaco Antonio Praticò sospeso dal prefetto per le note vicende giudiziarie, il timone è passato in mano al vicesindaco Anna Maiorana e ai colleghi di governo.

“Dopo alcuni giorni di silenzio, ho chiesto a chi ha deciso di continuare ad amministrare di dire ai praiesi cosa aveva intenzione di fare. Ho presentato delle interrogazioni e rispondere, con farina del proprio sacco, se ce n’è, è un dovere istituzionale. È evidente però che chi è rimasto in sella, sotto questo aspetto ha scelto la continuità”.

Dopo i primi quesiti senza risposta, allora, il consigliere ha deciso di aggiungerne altri, sempre nell’ottica di sapere quali sono le intenzioni di chi oggi governa Praia a Mare su aspetti fondamentali per la vita quotidiana degli amministrati e per l’economia della collettività.

Sulla premessa che a metà giugno la Calabria diventerà Zona Bianca, questi i temi individuati: stagione balneare e relativa ordinanza, raccolta differenziata dei rifiuti, ordine pubblico e sicurezza, acqua e fognatura, decoro urbano.

“Gli ennesimi quesiti che sottopongo alla loro attenzione – precisa il consigliere di minoranza – non si limitano a evidenziare problematiche, ma sono corredati da proposte fattibili. Spero che questa volta gli ottimi amministratori di Praia a Mare non si sentano offesi, calunniati e, soprattutto, forniscano delle risposte ai cittadini che rappresento”.

Per quanto riguarda la stagione balneare, De Lorenzo auspica “un ritorno alla normalità, seppur con le dovute cautele”. L’ordinanza annuale da adottare è sempre un documento fondamentale per l’attività imprenditoriale estiva.

“Facciano sapere cosa vogliono fare, quest’anno. Io – dichiara Antonino De Lorenzo – propongo di superare i limiti agli orari di lavoro delle imprese balneari e della ristorazione operanti sul demanio marittimo in vigore gli anni scorsi.

Inoltre, non esistono atti o leggi che impediscano l’accesso dei cani alle spiagge purché non entrino in acqua, fatta eccezione dell’ordinanza di Praia a Mare. Per questa estate propongo quindi di eliminare questa limitazione, uniformando Praia a Mare alle aspettative dei turisti”.

Per la raccolta differenziata dei rifiuti non esiste ancora un calendario di conferimento per i mesi estivi, non è partito il servizio per i lidi che hanno già aperto e non sono state installate le isole ecologiche nelle spiagge libere.

“Causa pandemia, nel 2020 alcune attività sono rimaste chiuse – precisa De Lorenzo –, ma hanno pagato regolarmente la Tari, un servizio non ricevuto. Sarebbe opportuno creare dei crediti tributari calibrati sui giorni di effettiva apertura. È un atto dovuto, diversamente il comune incasserebbe somme non spettanti. Come intende l’amministrazione indennizzare le imprese che hanno pagato non ricevendo i servizi in cambio”?

Altro capitolo: ordine pubblico e sicurezza, con il consigliere che ha chiesto chiarezza sugli orari per le attività, ma anche controlli su venditori ambulanti, numero degli inquilini presenti nelle case affittate, baby gang che imperversano di notte in centro, somministrazione di alcool a minorenni e spaccio di droga.

Queste e altre attività di controllo – la proposta – potrebbero essere seguite dai lavoratori stagionali della polizia locale.

Chiesta inoltre più attenzione, soprattutto in termini di manutenzione, alla rete idrica e fognaria per prevenire disservizi a cittadini e turisti, in particolare per chi vive nelle zone collinari di Praia a Mare.

Infine, il decoro urbano, problema per il quale le segnalazioni sono davvero molte. Troppe per un paese interessato a esercitare una vocazione turistica.

“Dalle perdite di acqua, ai turisti che si aggirano a torso nudo o che non rispettano la raccolta differenziata. Servirebbero sanzioni pesanti e anche quell’impianto di videosorveglianza a supporto delle forze dell’ordine annunciato diverso tempo fa dall’amministrazione.

Infine, gli imprenditori balneari hanno ripulito le concessioni e le spiagge libere, ma i cumuli di rifiuti sono ancora in attesa di essere prelevati dal comune. Lo spettacolo visivo su tutto il litorale è vergognoso e necessita di un intervento immediato del comune. Quando si procederà”? – conclude De Lorenzo.

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About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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