La cerimonia religiosa nella Giornata mondiale del Rifugiato partecipata dalla comunità locale nello spirito dell’integrazione.
Si chiama Beatrice, la bambina battezzata ieri a Civita.
La piccola ospite del centro del Sistema di accoglienza e integrazione (Sai), ha ricevuto il sacramento lunedì 21 giugno 2021, dunque in concomitanza con il solstizio d’estate e con la Giornata mondiale del Rifugiato.
“Il futuro si realizza qui”. Queste le parole scelte dall’equipe del Sai di Civita per stringersi alla famiglia della piccola Beatrice.
“Gioiamo – ha commentato il coordinatore Stefano Cervone -, capendo che il futuro passa attraverso l’accoglienza e la valorizzazione delle diversità”.
A questa gioia hanno partecipato, ovviamente, tutti gli ospiti del centro e la cittadinanza del noto borgo arbëresh
Affianco ai genitori, con il compito di madrine, Vittoria e Giulia, rispettivamente operatrice e assistente sociale del centro.
Presente al battesimo della piccola Beatrice anche una delegazione dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Alessandro Tocci.
“Ho accolto con molta gioia l’invito – ha detto – perché i bimbi nati dagli uomini e le donne ospiti del centro Sai sono figli di Civita e a loro siamo grati perché hanno contribuito a riportare la vita nei nostri vicoli.
Oggi, con la collaborazione di Medihospes Soc coop Onlus, possiamo dire – ha continuato il primo cittadino – che la sfida, la scommessa, è stata vinta: Civita è un esempio di integrazione multiculturale e multirazziale. Una moltitudine di culture e di colori che si incontrano per crescere”.