E bacchetta le opposizioni “populiste” e di “corta memoria”. Ai cittadini chiesto di bloccare proteste e incendi di spazzatura per strada.

Il sindaco di Scalea, Giacomo Perrotta, vuole l’esercito per le strade della sua città al fine di risolvere l’emergenza rifiuti.
Lo ha chiesto con una lettera alle istituzioni sovra comunali ritenute responsabili della risoluzione del problema e del disservizio che si sta verificando in tutta la Calabria.
Dalla presidenza del Consiglio dei Ministri, al governo regionale, fino alla prefettura di Cosenza e all’Ambito territoriale ottimale di Cosenza.

“Come primo cittadino di Scalea – si legge nella missiva – manifesto preoccupazione sia per le incidenze di natura sanitaria, ma anche rispetto a quelle economico-finanziarie che si prospettano laddove la risoluzione dell’emergenza si dovesse tradurre nel conferimento addirittura in Grecia o in Svezia, con esorbitanti aumenti del costo di conferimento per tonnellata.
La Città di Scalea, da qui a qualche giorno assisterà ad un incremento notevole di presenze per passare dagli 11000 residenti ad oltre 250000 presenze tra residenti e turisti.
Giornalmente assistiamo alla impossibilità di poter conferire i rifiuti presso la discarica di Calabramaceri con la ripercussione di avere cumuli di rifiuti, ad oggi circa 250 tonnellate, riversate per le strade cittadine.
Non sono mancati in questi giorni atti di protesta da parte dei cittadini con barricate di rifiuti a bloccare strade e principi di incendio dei cumuli.
La situazione presentata sta inoltre influendo negativamente sull’immagine turistica della città e di conseguenza sull’economia del territorio e delle attività già messe a dura prova dalla crisi generata dalla pandemia da Covid”.
Perrotta, ha inoltre affidato a un comunicato stampa una risposta alle opposizioni che lamentano difficoltà nella gestione della cosa pubblica in questa estate 2021.
E, come nel caso del consigliere Eugenio Orrico, che hanno anche chiesto alla Giunta di dimettersi. Quest’ultimo viene bollato come “consigliere solitario“, mentre ad altri gruppi viene rimproverato di avere “memoria corta“.
Poi, ancora agli avversari politici: “Abbiamo chiesto ai capigruppo di opposizione di collaborare, fare quadrato sull’emergenza rifiuti e invitare tutta la popolazione a comportamenti corretti rispetto alla raccolta differenziata.
Ma anche ad evitare di incendiare spazzatura e bloccare strade con cumuli di rifiuti.
Evidentemente si ha scarsa memoria finendo per cavalcare le emergenze con il solito populismo che ha portato qualcuno a girovagare per tutti i partiti fino a collocarsi in un soggetto politico che oggi è al governo della Regione e dovrebbe fornire le adeguate soluzioni alla problematica rifiuti senza scaricare sui sindaci le responsabilità.
La storia degli ultimi anni non è lusinghiera per la città di Scalea e non sta a questa amministrazione dover ricordare le altre emergenze rifiuti quando la città diventò discarica di tutta la Regione e chissà di cos’altro per chissà quali motivi ed interessi.
D’altra parte è noto che col passare degli anni è facile perdere colpi e avere vuoti di memoria”.
