Francesco Ciatto avrebbe usato la pistola d’ordinanza all’interno della stazione dell’Arma di Chioggia, in Veneto. Cordoglio tra colleghi e compaesani.

Francesco Ciatto, carabiniere di 29 anni originario di Scalea, si è tolto la vita all’alba di sabato 18 settembre 2021.
Lo avrebbe fatto utilizzando la pistola d’ordinanza all’interno della stazione carabinieri di Chioggia, in Veneto, dove era entrato in servizio da circa un mese.
La notizia si è diffusa rapidamente attraverso i media veneti fino a giungere e a trovare la struggente conferma anche in riva al Tirreno cosentino, a Scalea, cittadina dalla quale il giovane era partito per lavoro e dove aveva conservato legami e affetti.
Dopo il suo gesto, i compagni presenti in caserma e che hanno sentito lo sparo, hanno allertato i soccorsi – si apprende da alcuni organi di informazione locale -, che però, purtroppo, non sono serviti a salvare la vita al giovane.

Francesco appartiene a una famiglia in parte di origini siciliane, per conto del padre, anch’egli carabiniere.
Chi ha avuto modo di conoscerlo ne parla come di un ragazzo solare, sempre allegro e con una grandissima passione per la motocicletta, coltivata sin da ragazzino quando ha lavorato in una nota officina di Scalea.
Poi la decisione di unirsi all’Arma, per la quale ha prestato servizio anche in Piemonte, prima del recente trasferimento in Veneto.
Oltre ai messaggi di cordoglio e di affetto di alcuni utenti Facebook, se ne trovano diversi di fan page dedicate alle forze dell’ordine che rimarcano come per prevenire il fenomeno dei suicidi, l’invito degli esperti alle persone in difficoltà è sempre quello di chiedere aiuto.
Esiste a livello nazionale il Telefono Amico e il numero verde 800334343 attivo sette giorni su sette, e finanziato dalla Regione.
