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Tortora: “Ironizza sulle ‘domandine’ e sbandiera opere pubbliche”

La minoranza ribatte al sindaco Toni Iorio affermando che i Lavori pubblici recentemente annunciati sono loro eredità.

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Secondo Anna Fondacaro, Pasquale Lamboglia e Filippo Matellicani il sindaco di Tortora, Toni Iorio, non ha riconosciuto il lavoro da loro svolto nel corso della precedente amministrazione e il “lascito” che si è trovato a gestire.

I tre consiglieri di minoranza fanno riferimento a una recente conferenza del primo cittadino nel corso della quale sarebbero state pronunciate cose non esatte, non vere.

“In preda ad un palese nervosismo – scrivono in una nota -, si è scagliato contro la minoranza probabilmente per giustificare i fallimenti della sua gestione amministrativa“.

Siamo rimasti sbalorditi quando ha affermato che l’amministrazione passata ha lasciato il nulla, non un progetto, ma solo domandine finalizzate ad ottenere finanziamenti non dicendo, però, che ora è grazie alla lungimiranza e agli effetti di quelle, che può gestire circa 8 milioni di euro in opere pubbliche.

Opere come quelle che sono in fase di realizzazione a protezione del lungomare Nord, altre che interesseranno le barriere a mare e il ripascimento, altre ancora che interesseranno il centro storico.

Senza dimenticare i lavori per le ristrutturazioni di alcuni edifici scolastici e quelli per la valorizzazione definitiva dei beni culturali“.

Con una valutazione sugli iter burocratici la minoranza ribatte a un’altra accusa.

“Ci sorprende – si legge nel comunicato stampa – quando afferma di non aver trovato i progetti esecutivi, perché un sindaco dovrebbe sapere, ed è grave che non lo sappia, che le progettazioni di opere pubbliche possono essere affidate solamente se e quando l’opera da realizzare ha la relativa copertura finanziaria.

E se ora può vantarsi di dare incarichi per progettazioni e appaltare la realizzazione di lavori pubblici è solo grazie alle famose domandine, su cui il sindaco continua ad ironizzare, così come faceva in campagna elettorale, quando non credeva alla pioggia di milioni di cui Tortora sarebbe stata assegnataria”.

E proprio l’argomento “opere pubbliche” presta il fianco a un contrattacco dell’opposizione.

“Ora che i milioni sono veramente arrivati – comunicano attraverso la nota -, ci spieghi il sindaco perché i lavori di adeguamento della sede comunale e della scuola Arcobaleno sono ancora fermi, mentre quelli per l’adeguamento della scuola Grazia Cunto devono ancora iniziare.

Perché l’individuazione dei progettisti per le opere di salvaguardia del litorale è avvenuta da poco, a circa sei mesi dal bando e a più di un anno dal finanziamento delle spese di progettazione.

Perché, anche per dare gli incarichi dei progetti esecutivi relativi al finanziamento Borghi sono occorsi parecchi mesi.

Perché, a distanza di circa un anno, ancora non è stato pubblicato il bando per la progettazione relativa al finanziamento di 2 milioni di euro in ambito archeologico”?, aggiungono.

Infine, nello scritto diffuso oggi viene dedicato un passaggio alla Sezione Primavera e sulle cause che avrebbero determinato la chiusura.

Scondo la Fondacaro e Lamboglia e Matellicani il sindaco di Tortora prova “a farne passare la chiusura per una mancata rendicontazione dei fondi da parte della precedente amministrazione, affermando che l’ultima rendicontazione risale a novembre 2019.

Così dimentica o forse addirittura non sa che la rendicontazione andava presentata a conclusione del servizio, con termine ultimo a giugno 2021. Esattamente – specificano i consiglieri di minoranza – con loro in carica.

L’inefficienza, quindi, qualora ci sia stata, non può che ricadere proprio sull’attuale amministrazione”.

Le conclusioni, con tali premesse, non possono che essere amare.

“La verità – affermano i tre – è che in un anno, pur sapendo che le risorse messe a disposizione dalla precedente amministrazione si sarebbero esaurite, non hanno fatto nulla per richiedere ulteriori finanziamenti alla Regione o ad altri enti sovracomunali.

Non hanno inoltrato le famose domandine di finanziamento – aggiungono usando ironia -.

Infine, afferma chiaramente che non accetta consigli dai consiglieri di opposizione. Per cui, ammesso che non spetta al sindaco dettare gli indirizzi della minoranza, vogliamo solo far notare che, anche se a lui può dare fastidio, le regole della democrazia sono chiare.

Ogni consigliere eletto ha diritto a far sentire la propria voce e a esprimere la propria opinione.

Per cui, aldilà del suo gradimento, dei sui attacchi, delle sue offese e delle sue mistificazioni – chiude il comunicato stampa -, continueremo a svolgere il nostro ruolo, a volte critico, ma anche e soprattutto costruttivo e propositivo, nel solo ed esclusivo interesse dei cittadini”.

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