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Praia a Mare, De Lorenzo: “Invito i praiesi a fare politica”

A un anno dalle elezioni comunali il consigliere di opposizione sottolinea la necessità dell’impegno in prima persona per cambiare le cose.

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Invito tutti i cittadini di Praia a Mare a fare politica“.

Così, il consigliere comunale di opposizione Antonino De Lorenzo torna a parlare, analizzando lo scenario della cittadina tirrenica che si appresta a tornare al voto. Nel 2022, infatti, si andrà alle urne per rinnovare gli organi di governo comunali.

Saranno elezioni molto importanti per Praia a Mare, scandite molto probabilmente dalle udienze di Amici in Comune. Nel procedimento penale scaturito dalle indagini della Procura di Paola e della guardia di finanza di Scalea su presunti reati contro la cosa pubblica, risultano indagati e in attesa di rinvio a giudizio o non luogo a procedere il sindaco Antonio Praticò, alcuni dipendenti comunali oltre a tecnici e imprenditori del territorio.

Una circostanza che nella sua immediatezza ha generato molto scalpore, per poi – sostengono molti osservatori della scena politica locale – passare in sordina, salvo ravvivarsi leggermente solo in concomitanza con gli appuntamenti in tribunale. La prossima, a tal proposito, è prevista il 9 novembre, come abbiamo scritto qui.

Un silenzio paragonabile a quello che secondo Antonino De Lorenzo ha ormai ammantato “l’operato di questa amministrazione comunale”.

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Così non va: “È necessario smuovere le coscienze di tutti noi praiesi – spiega allora il consigliere comunale – e impegnarsi in politica. Per questo, il mio invito è al confronto, ma soprattutto all’impegno concreto. Discutere un tema partendo da posizioni diverse è un buon esercizio solo se si arriva a una sintesi che contenga il meglio della discussione.

Ma poi quella sintesi ha bisogno di un’applicazione concreta nell’azione politica ed è possibile metterla in pratica solo rivestendo un ruolo amministrativo, essendo diretti responsabili di quella concretizzazione e non semplicemente delegandola ad altri”.

Insomma, il concetto è: “Se vuoi che le cose cambino, impegnati in prima persona“. Un impegno che dunque deve necessariamente passare attraverso la creazione di gruppi di soggetti che aspirino ad amministrare Praia a Mare e a fornire una alternativa all’attuale governo incardinato da decenni attorno alla figura di Antonio Praticò.

“Questo è il mio modo di intendere la politica – prosegue De Lorenzo -. Non credo che la politica siano le ritorsioni o il rapportare al capo che una persona sta parlando con un altra persona e cosa si sono detti, comportamenti questi noti credo a tutti i miei concittadini.

C’è bisogno di un cambiamento che oggi più che mai è necessario. Facciamolo per le nostre famiglie e per il bene di ognuno. Tutti possiamo contribuire.

Ovviamente – chiarisce De Lorenzo – il mio invito non è rivolto a fare politica nella mia parte, ma con qualsiasi gruppo nel quale si riesca a credere. Praia a Mare ha bisogno di una gestione amministrativa nuova. Di una stagione nuova, di distacco dal passato per avviare un progresso atteso da troppi anni”.

Non solo di politica si tratta. È anche allora una questione di cultura. La chiamata è a scegliere tra quella che ha dominato fino a oggi e un’altra, orientata alla distribuzione dei compiti tra più soggetti, per meriti, capacità competenze e conoscenze.

“Per me – spiega Antonino De Lorenzo – cultura è riconoscere di non sapere qualcosa e affidarsi alla conoscenza degli altri.

Questo può diventare un disegno politico magico, che può dare futuro alla nostra terra e ai quei suoi figli che oggi vanno fuori a realizzarsi. E per quanto è innegabile che questo trend sia figlio anche di tante ambizioni personali e costellato di storie di successo, non dobbiamo dimenticare la profonda matrice di tristezza che cela in sé.

Ovvero, la mancanza di libertà: avere almeno la possibilità di una scelta è la libertà fondamentale per qualsiasi essere umano. Passare dal non avere altra scelta che emigrare al poter scegliere di partire o restare sarebbe un fantastico passo in avanti.

Torno allora al mio invito – conclude il consigliere di opposizione -. Domani, se ci impegniamo insieme, possiamo dare un’opzione di scelta. La scelta è un patrimonio che va protetto con una politica libera e liberale, nella quale è contemplata anche la libertà di dire apertamente quello che si pensa senza paura di nessuno“.

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About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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