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Giro d’Italia 2022 in Riviera dei Cedri: è la scommessa del territorio

Presentazione della tappa con arrivo a Scalea. La sfida è accogliere al meglio la Carovana Rosa e consolidarsi come terra dei grandi eventi.

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La tappa del Giro d’Italia 2022 con arrivo a Scalea è una importante vetrina mediatica per una vasta area che abbraccia la costa della Riviera dei Cedri e le alture del Parco nazionale del Pollino. Sarà la sfida del territorio che punta a storicizzarsi come terra dei grandi eventi.

E lo farà con una base solida e già esistente: la rete locale delle strutture ricettive, che già da anni punta alla destagionalizzazione dell’offerta turistica locale, promuovendo costantemente i luoghi, lavorando a iniziative di promozione e – come in questo caso – stringendo legami di collaborazione con enti pubblici.

Questo, in sintesi, quanto è emerso oggi nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’arrivo a Scalea, in programma a maggio prossimo, della tappa del Giro d’Italia 2022 che partirà da Palmi, e che avevamo anticipato tempo fa in un nostro articolo.

L’organizzazione di questo evento vede coinvolti enti pubblici come il Comune di Scalea, la Regione Calabria e il Parco nazionale del Pollino, con Ecotur, consorzio di operatori turistici della Riviera dei Cedri.

Al tavolo della presentazione dell’evento, moderato dall’esperto di comunicazione e marketing Umberto Labozzetta, erano seduti Giacomo Perrotta, Gaetano Bruno e Luigi Cirimele, in rappresentanza dell’amministrazione comunale di Scalea, Angelina Barbiero, sindaco di Buonvicino e componente del consiglio direttivo del parco del Pollino, Giancarlo Formica di Ecotur e Antonino De Lorenzo, consulente per grandi eventi.

Non potendo essere fisicamente presenti, pur se invitati, hanno inviato un loro contributo video Fausto Orsomarso, assessore al Turismo della Regione Calabria, e Domenico Pappaterra, presidente del Parco nazionale del Pollino.

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Un momento della presentazione (Foto: Luigi Salsini)

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Ecco le parti salienti degli interventi effettuati nel corso della conferenza stampa.

Giacomo Perrotta

“È un evento di rilevanza mondiale. Se pensiamo che l’edizione 2021 è stata seguita da 760 milioni di persone nel mondo, possiamo ipotizzare che una quantità simile sentirà parlare di Scalea, di Riviera dei Cedri, del Parco del Pollino. Siamo orgogliosi in particolare di riportare a Scalea un arrivo di tappa dopo 22 anni.

C’è da ringraziare Rcs Sport per aver pensato a questo territorio per ospitare una delle tappe del Giro d’Italia 2022, tutti gli attori coinvolti, pubblici e privati, e i cittadini stessi di Scalea che sin da subito hanno manifestato grande entusiasmo attorno a questa possibilità, poi diventata realtà.

Abbiamo deciso di chiamare questa tappa aggiungendo al nome di Scalea quello del territorio, Riviera dei Cedri, la porta della Calabria. Una porta che non deve essere solo di uscita. Non siamo una periferia dimenticata e questa è la prova che si può fare di più, continuando in questo splendido percorso di collaborazione.

Consideriamo l’arrivo del Giro d’Italia come un inizio. Da qui la Riviera deve ripartire“.

Giancarlo Formica

“In qualità di soggetto promotore di questa bellissima iniziativa, in collaborazione con gli enti pubblici coinvolti come patrocinanti, il Consorzio Ecotur ha ottenuto un risultato molto importante per la Riviera dei Cedri.

E’ da considerarsi però come l’apice di un progetto di promozione del territorio legato al fenomeno del cicloturismo, che vede una serie di eventi già programmati, piccoli e grandi, a corollario dell’arrivo di tappa a Scalea e con il coinvolgimento di tutti i paesi, e non solo quelli della costa, ma anche dell’entroterra. Per questo il Parco del Pollino non poteva assolutamente mancare.

Parliamo di 16 eventi che andranno in scena nei mesi precedenti e successivi la tappa di Scalea, un po’ in tutti i comuni del territorio attraversati dalla Carovana Rosa.

È già in piedi una rete di oltre 40 strutture ricettive lungo tutta la costa che hanno dato la disponibilità per fornire ospitalità a questo evento. Siamo convinti che la Riviera dei Cedri sia una terra di eventi, che può creare economie di scala e posti di lavoro nell’ambito della destagionalizzazione turistica.

Se in passato abbiamo perso qualche opportunità, ora vogliamo che qualsiasi spunto sia condiviso, passando dalla competizione alla cooperazione dei soggetti che operano nella Riviera intesa come destinazione turistica”.

Antonino De Lorenzo

“A risultati come questo si arriva costruendo e coltivando rapporti nel tempo. Questo territorio ha tutte le caratteristiche adatte per offrire tutto ciò che serve a queste grandi organizzazioni. Lo abbiamo testato in precedenza a Praia a Mare e nelle stesse Scalea e Diamante.

Parliamo di macchine organizzative molto grandi e complesse, che coinvolgono numerose figure e la chiamata da parte di Rcs Sport testimonia il forte interesse per quest’area. Il pensiero è corso a Scalea per la sua centralità nella Riviera dei Cedri.

L’innovazione è rappresentata dal porre nel nome della tappa la dicitura Rivera dei Cedri, per volere di tutti. È oggettivamente difficile accogliere un evento di questa portata facendo leva solo su un comune, tanto che nelle esperienze passate l’accoglienza è stata necessariamente spalmata sulle strutture alberghiere che vanno da Tortora a Belvedere Marittimo.

È un concetto affascinante perché questo territorio ospita il 60% delle Bandiere Blu calabresi e l’obbiettivo deve essere storicizzare quest’area per i grandi eventi.

L’organizzazione è suddivisa in molti step: dai sopralluoghi tecnici ai rapporti con i quali l’organizzazione comunica ai comitati di tappa cosa fare, in modo che ognuno abbia un suo ruolo.

Qualche numero può dare l’idea della portata dell’evento: circa 3000 persone sono impiegate direttamente nell’organizzazione della tappa e devono essere intesi come posti letto. A questi, poi, bisogna ovviamente sommare tutte le persone che prenoteranno e pernotteranno sul posto per assistere alla gara.

Mediaticamente parlando, una tappa del Giro d’Italia è seguita da 1 milione e mezzo di persone con il coinvolgimento di circa 200 testate giornalistiche di tutto il mondo. Questo ci dà quindi il peso della vetrina nella quale sarà esposta la Riviera dei Cedri”.

Fausto Orsomarso

Speriamo che si apra una stagione di ripartenza per la Riviera dei Cedri e per tutta la Calabria. Siamo consapevoli che bisogna migliorare, soprattutto nella diffusione della conoscenza del nostro patrimonio. La tappa Palmi – Scalea Riviera dei Cedri è uno di quegli eventi che aiuta in questo senso.

Il consorzio turistico è un elemento importante in questa strategia di promozione ed è segno di maturità del tessuto economico. La Regione ci sarà, darà il suo sostegno e mi piace prendere con voi il mio primo impegno ufficiale nel post elezioni regionali”.

Gaetano Bruno

“Se questa tappa è stata pensata come Palmi-Scalea Riviera dei Cedri è perché siamo passati dalle parole ai fatti nel processo di superamento del campanilismo verso un discorso comprensoriale, al di là delle appartenenze politiche.

Gli amministratori comunali sono quelli che vivono il territorio e quindi devono lavorare per creare delle condizioni di vita migliori, soprattutto per le generazioni future.

Il Giro d’Italia in Riviera dei Cedri rappresenta un evento da non considerare spot. Questa tappa parte da un confronto tra pubblico e privato, coinvolge un territorio non solo per i giorni delle tappe, ma per un lungo periodo con tante attività già in cantiere. La collaborazione è aperta a tutte le anime del territorio.

L’opportunità della tappa si è creata grazie al rapporto con Antonino De Lorenzo. Quando mi ha manifestato la possibilità di avere il Giro a Scalea ho dimostrato subito disponibilità, ma ho anche precisato che poteva concretizzarsi solo se si fosse trovato il modo di non pesare economicamente sulle casse delle municipalità”.

Luigi Cirimele

“Rappresentare lo sport a livello locale è già di per sé impegnativo, figuriamoci nel caso dell’ospitare una tappa del Giro. C’è orgoglio, ma è anche alto il peso della responsabilità che questa iniziativa porta con sé. Speriamo di fare bene”.

Domenico Pappaterra

È un momento molto importante per il territorio. Non solo per la costa, ma anche per tutti comuni dell’entroterra. È una grande sfida, nella quale vogliamo essere partecipi con il nostro sostegno, anche finanziario, all’organizzazione”.

Angelina Barbiero

“Come sindaco e come componente del consiglio direttivo del Parco nazionale del Pollino, non posso che essere soddisfatta per quanto sta accadendo.

Un aspetto importante che voglio sottolineare è la presenza di forze giovani, nuove e con una visione più ampia nell’amministrazione locale. Come amministratori del territorio siamo chiamati a lasciare una impronta positiva. Il Parco deve insinuarsi di più nella coscienza dei suoi abitanti e di quelli della costa”.

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About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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