La guardia costiera ha liberato dalla spiaggia di Lampetia una caretta caretta trovata a luglio scorso con un amo da pesca conficcato in bocca.
Francesca, un esemplare femmina di tartaruga marina, è tornata in mare.
le donne e gli uomini dell’ufficio circondariale marittimo di Cetraro hanno provveduto a reimmettere nel suo habitat naturale la Caretta caretta soccorsa a luglio scorso poiché ferita da un amo da pesca conficcato in bocca.
L’animale è tornato a casa sua dalla spiaggia di Lameptia, ovvero dalla stessa area del rinvenimento l’estate scorsa a opera della Nave Cavallari della guardia costiera.
Una operazione molto simile e con il coinvolgimento degli stessi attori era avvenuta non più tardi di agosto scorso, come avevamo riportato in questo articolo.
Dopo il soccorso, Francesca era stata affidata alle cure del centro recupero tartarughe “Mare” di Montepaone, dove è stata operata dal direttore sanitario Antonella Giglio per estrarre un amo di oltre 10 centimetri dalla parte bassa dell’esofago e per la rimozione dal suo stomaco di numerosi brandelli di plastica.
Dopo più di 3 mesi ha potuto quindi fare ritorno nelle acque del Tirreno cosentino.
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“Conoscere la storia della tartaruga Francesca – fanno sapere dal Circomare di Cetraro -, così come quella di tutte le tartarughe e degli esemplari recuperati, curati e riaffidati al mare, ci aiuta a comprendere quanto sia fragile l’ecosistema marino e quanto sia importante, invece, la collaborazione e l’impegno di tutti nel contrasto all’inquinamento da microplastiche, per preservare la biodiversità e la vita del Pianeta.
Il lavoro svolto ogni giorno dalla Guardia Costiera ha l’obiettivo di tutelare l’ambiente e l’ecosistema marino, importantissima risorsa da custodire ed affidare alle future generazioni”.